Serie B: il «novarese» capocannoniere

Chiamatelo Puchi o Speedy o anche Postino e in cambio avrete da Pablo Gonzalez, capocannoniere della serie B con 7 gol, un bel sorriso. Lui, 25enne argentino di Tandil, terra di campioni perché li sono nati Camoranesi e i tennisti Del Potro e Roldan, ama la sua città natale dove lo aspettano la famiglia e il figlio Amedeo e dove ora un posto di rilievo ci sarà anche per Pablo. Perché fino a ieri il Gonzalez conosciuto a Tandil era il fratello maggiore Mariano, ex Inter e Palermo ora nel Porto, ma il poker di gol rifilato al Portogruaro ha lanciato il Postino che un minimo di notorietà se l’era già conquistata nello scorso gennaio quando in coppa Italia a San Siro rifilò al Milan una rete che fece tremare i rossoneri.
«Certo, quando nel 2005 ero nella primavera del Racing Avellaneda dove guadagnavo poco, per sbarcare il lunario alla mattina facevo il postino girando per la città», afferma Gonzalez. «Mi ha scoperto Diego Simeone e gli devo molto, come tanto devo ad Aldo Sensibile e al figlio Pasquale che mi hanno portato via dal Grupo Universitario di Tandil in quarta serie, al quale ero tornato dopo la brutta esperienza nel Locarno, per rilanciarmi nel Novara». E ora a Novara la pacchia, al punto che domani mattina Gonzalez sposerà la 30enne connazionale Veronica, una data fissata da tempo che va a inserirsi subito dopo il match clou di questa sera con l’Atalanta, tre punti che a lungo andare potrebbero anche significare serie A. E qui è proprio Gonzalez a gettare acqua sul fuoco: «Il nostro obiettivo è la salvezza, pensiamo solo a quella. Ma se per caso in primavera fossimo ancora in questa situazione di classifica, ce la giocheremo. Siena, Atalanta, Torino sono le favorite e chi avrà più testa sarà promosso». Quanto alla sua esplosione di gol, Gonzalez non è sorpreso: «La stranezza è che ho fatto tre gol col piede destro che non è il mio piede preferito. Ma ho fatto anche vedere che posso partire in squadra fin dall’inizio perché in C1 ho fatto panchina e giocavo più in coppa e tutti dicevano che ero bravo quando subentravo. Io so solo che devo lavorare e con una rosa di qualità come quella del Novara, entrare in corso d’opera non sarà mai un problema. E tra noi punte non ci sono gelosie, perché con Bertani (13 gol in due, la coppia più prolifica dei cadetti, ndr) sto a meraviglia, ma anche col pazzerellone Ventola, Rubino, Strizzalo, Motta e Gigliotti sono in perfetta sintonia».
Curioso anche il suo modo di esultare dopo i gol, mani allargate, sorriso e ondeggio del corpo: «È un balletto che ho copiato dal cantante argentino Indio Solari che piace tanto a Veronica».

E il futuro? «Novara è una città che mi piace, magari resto qui per sempre». Sempre che l’Inter non lo rapisca perché Gonzalez è un accanito tifoso nerazzurro e già qualcuno nel club di Massimo Moratti si è fatto avanti.

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