Serravalle in Borsa? Penati fa retromarcia

Una differenza di 3,97 euro. Dal documento presentato al consiglio di amministrazione di Serravalle Spa da Lazard, l’advisor che accompagna la quotazione della società autostradale in Borsa, emerge che la Provincia di Milano ha pagato troppo le azioni acquisite dal socio privato Marcellino Gavio. Penati, infatti, per ogni azione ha sborsato 8,83 euro, contro un valore di mercato - secondo Lazard - di 4,87.
Evidente che per il presidente della Provincia di Milano c’è una sola strada: non quotare più Serravalle in Borsa. «Quel range preliminare di valore non lo fa dormire di notte - afferma Carlo Masseroli, presidente della commissione Bilancio di Palazzo Marino -. Penati sa di aver pagato troppo, e quindi rompe il patto di sindacato col Comune che toglie di mezzo il controllore della società. Scelta politica di chi non è abituato a mantenere le promesse e cambiare le regole del gioco mentre la partita è in corso».

Valutazione che testimonia la volontà della Provincia di non quotarsi in Borsa perché, tra l’altro, significherebbe scendere sotto la quota del 51 per cento, dopo aver lautamente pagato la conquista del controllo societario: «E questo sarebbe l’ennesima presa in giro della Provincia governata dalla sinistra».

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