Banca Generali avanza nel primo semestre dell'anno confermandosi la realtà di riferimento per le famiglie private italiane. Forte di 3,1 miliardi di nuova raccolta tra gennaio e giugno, la società guidata da Guan Maria Mossa si pone in evidenza nel settore delle reti di consulenti finanziari per produttività e qualità dei suoi professionisti. Numeri alla mano, i dati Assoreti collocano i consulenti della banca del Leone al primo posto per portafoglio medio, intorno ai 28,8 milioni contro una media che, se si escludono le figure dei dipendenti, si attesta sotto i 20 milioni.
Allo stesso modo la capacità di raccolta risulta ai primi posti della categoria e lo stesso si può dire della componente gestita. La flessibilità dell'offerta con soluzioni modulabili su misura alle esigenza dei clienti e una forte connotazione alla protezione dai rischi, risultano gli elementi distintivi che hanno consentito di raccogliere oltre 1,6 miliardi da gennaio. «Quest'anno i mercati stanno scontando una crescente volatilità, non solo per i timori legati al rialzo dei tassi e la fine degli stimoli straordinari dalle banche centrali, ma anche le incognite politiche legate a esiti elettorali incerti in diversi Paesi e la guerra commerciale a suon di dazi sollevata dagli Usa», spiega Marco Bernardi, vicedirettore generale di Banca Generali. Il quale aggiunge: «Nonostante queste variabili e la prudenza generale tra i risparmiatori, siamo stati in grado di crescere nel primo semestre di oltre il 5,5% in più della media dell'ultimo triennio nel medesimo periodo, guadagnando nuova clientela specie nella fascia delle famiglie private».
La clientela private rappresenta ormai circa il 64% delle masse complessive della banca; un livello di oltre 36 miliardi che la pone tra le realtà di riferimento del mondo del private banking in Italia. «Il nostro approccio distintivo è legato al concetto di protezione del patrimonio. E da lì abbiamo sviluppato un sistema aperto di servizi in grado di aggregare tecnologie e piattaforme su misura che rendono unica la consulenza dei nostri private banker, precisa Bernardi. La strategia di Mossa, diversamente da altre realtà chiuse allo sviluppo esterno e rimaste ancorate alle proprie peculiarità interne, ha puntato fermamente su un modello di banca aperto all'innovazione. Una sorta di hub private capace di accogliere soluzioni e partnership dalle migliori best practices di ciascun settore. E qui si spiega il crescente riscontro ai servizi di wealth management, quelli per il passaggio generazionale, o l'advisory sul patrimonio di impresa, o sui portafogli detenuti presso banche terze, che hanno raggiunto, già in giugno, 2,2 miliardi di masse sotto contratto di consulenza evoluta, a fronte di un obiettivo per fine 2018 di 2,5 miliardi. «Stiamo ricevendo forte interesse da numerosi imprenditori per i nuovi servizi, ma anche da tante famiglie che desiderano pianificare con maggiore sicurezza le proprie scelte per il futuro.
La capacità di innovazione che continuiamo a creare, per esempio con la nuova Sicav, Lux Im, aperta alle ultime tendenze gestionali, o nella famiglie dei prodotti alternativi, per non parlare delle soluzioni amministrate, come la piattaforma dedicata per i private certificates, ci aiuta a fornire le risposte più adeguate».MDA
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.