Matthias Pfaender
Atti osceni e sessuali continuati in danno di minori, abuso di potere e tentata concussione: queste le accuse, pesanti come macigni, che hanno portato allarresto, da parte dei carabinieri, di un professore di francese dellistituto tecnico commerciale «Pierfortunato Calvi» di Belluno. Luomo, D.D.S., un sessantenne sposato con figli e residente in città, avrebbe, secondo le segnalazioni raccolte dagli investigatori dellArma, estorto a diverse studentesse della scuola prestazioni sessuali in cambio di bei voti o di una aiuto per ottenere la promozione. Le indagini sono partite qualche mese fa, da alcune «voci di corridoio» che successivamente si sono trasformate in una denuncia. Il pubblico ministero Roberta Gallego, titolare del caso, ha reso noto come, dopo la prima segnalazione, siano pervenute ai carabinieri le denunce di altre studentesse dellistituto tecnico Calvi, che negli anni scorsi avrebbero subito tutte, ancora minorenni, le molestie delluomo.
Lo scandalo è scoppiato interamente nella mattinata di giovedì scorso, quando il professore non si è presentato alla commissione desame alla quale doveva prendere parte, ed ha costretto la preside dellistituto a sostituirlo con un collega fatto rientrare apposta dalle ferie. Luomo si trovava già dal giorno prima agli arresti domiciliari nella sua abitazione, dopo lordinanza di custodia cautelare richiesta dal sostituto procuratore Gallego e firmato dal giudice per le indagini preliminari. Un provvedimento avvenuto nel pieno dello svolgimento degli esami di maturità, probabilmente per tutelare gli studenti, dato che i fatti in questione sarebbero avvenuti soprattutto nei locali dellistituto.
Bocche cucite in Procura sullargomento, ma la notizia corre velocemente di bocca in bocca, propagandosi allistante in tutta la scuola e gettandola nella totale agitazione. A contorno della turpe vicenda, le solite espressioni di incredulità: «Non ci posso credere. Un uomo tutto casa, famiglia e scuola».
Purtroppo, sempre che le accuse vengano in futuro dimostrate, non sarà stato lui il primo professore, né probabilmente lultimo, ad aver abusato della propria posizione superiore rispetto agli studenti per ottenere favori sessuali, né il Pierfortunato Calvi il primo istituto scolastico teatro di violenze analoghe.
Il caso di Ezio Capizzano, oggi settantenne, allepoca titolare della cattedra di diritto commerciale delluniversità di Camerino, è uno dei più noti: luomo fu condannato nel 2004 a pagare allateneo 226mila euro per i danni allimmagine causati dalla diffusione delle videocassette in cui aveva filmato gli incontri sessuali tra sé e le sue studentesse, che si prestavano ai suoi voleri per superare gli esami.
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