Salute

Sesso, gli uomini sono "in vendita" Ma per le donne non è più un tabù

L’amore a pagamento non è più una prerogativa dei soli uomini. Una donna su dieci avrebbe messo mano alla tasca, almeno una volta nella vita, per intrattenersi piacevolmente con un gigolo

Sesso, gli uomini sono "in vendita" 
Ma per le donne non è più un tabù

Roma - L’amore a pagamento non è più una prerogativa dei soli uomini. Una donna su dieci avrebbe messo mano alla tasca, almeno una volta nella vita, per intrattenersi piacevolmente con un gigolo. Per la maggior parte (36%) delle ree confesse si è trattato di una mera trasgressione legata a un momento di debolezza, ma c’è anche un 8% che non si risparmia e lo fa tutte le volte che può. È quanto emerge da uno studio condotto dall’associazione Donne e qualità della vita, presieduta dalla sessuologa Serenella Salomoni, su un panel di 560 donne italiane di età compresa tra i 25 e i 65 anni.

Un tabù rotto La ricerca, pubblicata domani in esclusiva sul settimanale Diva e Donna, diretto da Silvana Giacobini, evidenzia come ormai sia stato rotto a tutti gli effetti un tabù. La vicenda di lady Bmw, Susanne Klatten, incastrata dal gigolò svizzero Helg Sgarbi, che le avrebbe spillato fior di milioni in cambio del suo silenzio sulla loro tresca sessual-sentimentale, ha scoperchiato un vero e proprio "vaso di Pandora". Sorprendenti i motivi che spingono una donna a regalarsi dei momenti di piacere mettendo mano alla tasca. La voglia di fare del buon sesso (14%) non è l’unico. Per la maggioranza del campione, anzi, tutto nascerebbe da carenze affettive: il 28% sarebbe stato spinto a un’esperienza di questo tipo a causa delle scarse attenzioni ricevute da parte del partner, mentre per il 19% motivo scatenante sarebbe stata la solitudine derivante dalla propria condizione di single. Sarà per quello che, come riportato da Diva e Donna, solo il 18% delle interpellate ritiene che il gigolò ideale debba essere un grande amatore. Di sicuro fanno più scalpore il 24% per cui è assolutamente fondamentale che sia un uomo sensibile e il 22% che non bada a spese purchè dall’altra parte ci sia una persona pronta a capirlo. Ciò spiega perchè, invitate a indicare un personaggio televisivo che avrebbe tutte le caratteristiche dell’escort dei loro sogni, il 28% ha pronunciato con convinzione il nome del conduttore di Domenica In - L’Arena, Massimo Giletti, seguito a ruota da Carlo Conti (25%), Lamberto Sposini (16%), Max Giusti (15%) ed Ezio Greggio (8%).

I desideri delle donne "Dietro il desiderio di avere un rapporto meramente fisico e sessuale, si nasconde, in realtà, la voglia di dialogare delle donne, che molto probabilmente -ha commentato Giletti - si sentono sole e hanno bisogno di essere ascoltate, di avere qualcuno con cui parlare e abbracciarsi". Il profilo-tipo delle cacciatrici di sesso a pagamento? Il 29% sono consulenti o libere professioniste, il 21% impiegate insoddisfatte della solita vita, mentre ammonta al 16% la percentuale delle manager. Lo zoccolo duro della clientela dei gigolò si compone, inoltre, anche di lavoratrici part-time (14%) e, sorprendentemente, di casalinghe (8%).

I dati della ricerca Anagraficamente a ricorrere alla compagnia di un escort sono soprattutto donne di mezza età: circa 4 su 10 hanno tra i 46 e i 55 anni. Di poco inferiore il numero di quelle (31%) che hanno tra i 36 e i 45 anni. Ma c’è anche chi va più in là con l’età. Il 19% hanno addirittura tra i 56 e i 65 anni, ma non sembrano affatto spaventate dallo spettro della vecchiaia. Donne che non si fanno problemi a pagare anche profumatamente un maschio che soddisfi i loro desideri. Quanto? Il 34% è disposto a sborsare fino a 100 euro in cambio di una prestazione, per così dire, "usa e getta". Il 22% innalza il proprio budget a una cifra che va dai 100 ai 500 euro. Se è vero che al vizio non c’è limite, però, è ben rappresentato anche il partito delle generose, pronte a sborsare tra i 500 e i 1000 euro (18%), se non oltre (14%), per un week end con un escort di classe.

Uomini in vendita Altro dato sorprendente che emerge dallo studio pubblicato su Diva e Donna è la percezione che le italiane hanno degli uomini che mettono in vendita il proprio corpo. In generale, prevale l’assoluzione. Per il 27% delle 560 intervistate quello del gigolò è un lavoro come un altro. Il 24% non condanna chi lo esercita, mentre il 21% subordina il proprio giudizio ai motivi alla base della scelta di un uomo di "fare la vita". Le moraliste, pseudo o tali, che stigmatizzano i prostituti si attestano, infine, al 24%. E, infine, cosa pensano le donne di quelle, tra di loro, che pagano per avere l’amore? Per il 29% una donna che compra gli uomini per andarci a letto non è più o meno esecrabile di un uomo che cerca le "belle di notte". Per il resto, è un sovrapporsi di opinioni contrastanti. Il 22% ritiene che le clienti degli escort siano fondamentalmente delle donne sole, ben diversamente dal 19% che, invece, le ammira per il loro coraggio e dal 9% che le addita per la loro sfrontatezza.

C’è, infine, un 13% che preferisce astenersi da qualsiasi tipo di giudizio, sia esso positivo o negativo.

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