La Setta querela: per l’ex dg Rai era stata «aiutata» per lavorare

In mezzo alla bufera giudiziaria fioccano anche le prime minacce di querela. Ieri è stato il turno della giornalista di Viale Mazzini Monica Setta: «Dopo aver letto le dichiarazioni rese a verbale da Mauro Masi a proposito del fatto che l’ex dg Rai avrebbe subito influenze politiche per farmi lavorare essendo lui contrario al mio tipo di tivù - ha detto la conduttrice - ho dato mandato ai miei legali Irene Ferrazzo e Giuseppe Fevola di procedere legalmente nelle opportune sedi per tutelare la mia immagine già gravemente danneggiata dall’ingiustificata cancellazione del programma politico Il fatto del giorno da me condotto su Raidue con ascolti record del 10% nel day time della rete». La Setta fa sapere di aver scritto al nuovo Dg Lorenza Lei: «Voglio avere chiarimenti. Mi era stato riferito che la direzione di Raidue avrebbe presentato un progetto di spazio politico per il pomeriggio di Rai due 2011-2012. Ma nei palinsesti non c’è».

Secondo quanto emerso dall’interrogatorio dell’ex manager Rai Masi, proprio il numero uno della seconda rete Rai Massimo Liofredi sarebbe il «protettore» della Setta, e Bisignani avrebbe chiesto allo stesso Masi la «cortesia» di far lavorare Monica Setta. «Ma io non l’ho “rinnovata” - ha detto Masi ai pm - perché fa una televisione che non mi piace...».

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