Sette denunciati per aver scattato la foto alla scheda votata

A carabinieri e polizia che domandavano loro perché avessero scattato una foto alla scheda appena votata, le sette persone scoperte hanno candidamente risposto di avere semplicemente mantenuto una promessa. Volevano dimostrare, a chi aveva chiesto loro il voto, di avere rispettato il patto

Sette denunciati per aver scattato la foto alla scheda votata

Palermo - Sette denunciati per avere fotografato la scheda elettorale votata, auto tappezzate di facsimili elettorali parcheggiate davanti al seggio e sospetti passaggi di schede attraverso il separè che divide le cabine: sono alcune delle anomalie accertate dalle forze dell’ordine nella tornata elettorale siciliana conclusa oggi alle 15. A carabinieri e polizia che domandavano loro perché avessero scattato una foto alla scheda appena votata, le sette persone scoperte hanno candidamente risposto di avere semplicemente mantenuto una promessa. Volevano così dimostrare, a chi aveva chiesto loro il voto, di avere rispettato il patto.

Il maggior numero di casi di "voto fotografico" è stato accertato in provincia di Palermo: domenica, due uomini - uno di 41 anni, l’altro di 34 - sono stati scoperti, cellulare alla mano, in un seggio di Terrasini. E sempre nel palermitano, a Balestrate, stessa sorte è toccata a una ragazza di 27 anni. Episodi analoghi, sempre domenica, sono stati registrati a Castelvetrano (Trapani) e Brolo (Messina). Oggi si è saliti a quota sette. Un uomo è stato denunciato a Palermo, un altro ad Aragona, protagonista un romeno residente in Italia da oltre 5 anni quindi con diritto di voto. Poco verosimile è sembrata agli investigatori anche la risposta dell’uomo trovato a passare alla moglie, che votava nella cabina accanto, la propria scheda attraverso il separé. "Non sa leggere e scrivere - ha risposto ai carabinieri l’anziano, scoperto nel seggio allestito nella scuola Ferrara di Palermo - Devo guidarla, altrimenti non può votare". Ma il passaggio delle schede e il cosiddetto "voto fotografico" non sono le uniche condotte anomale scoperte nella due giorni elettorale siciliana che si è conclusa alle 15.

Il sindaco uscente di Nicosia, che ha lasciato l’auto ricoperta di facsimili elettorali di un familiare candidato per An al consiglio comunale, davanti al seggio è stato multato dalla polizia stradale. La macchina è stata rimossa.

Ma le conseguenze dell’insolito parcheggio potrebbero essere più gravi: gli inquirenti stanno infatti valutando se procedere contro l’ex primo cittadino per violazione della legge elettorale. E due persone sono state fermate e denunciate a Palermo per avere gettato dall’auto centinaia di volantini elettorali davanti al seggio.

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