Sette ragazzini su dieci: «In città abbiamo paura»

Sara e Nicolò hanno tredici anni appena. Non fatevi ingannare dall’età, hanno le idee già molto chiare. E insieme ai loro compagni della terza G hanno deciso di metterle nero su bianco. Come? Chiedendo a tutti i ragazzi della scuola media Tiepolo una serie di domande raccolte in un sondaggio: «CambiAMO Milano». Una fotografia sullo stato di salute della città, ma soprattutto sulle loro paure, perché per i piccoli milanesi, andare a spasso per la città fa paura. Non si sentono sicuri e quindi, chiedono a gran voce che le istituzioni facciano qualcosa in più.
Per passare dalle parole ai fatti, armati di coraggio, hanno pensato di portare il sondaggio in Comune. «Sono stati molto bravi - racconta l’assessore all’Arredo urbano Maurizio Cadeo, incaricato dal Sindaco di accoglierli - mi ha colpito la loro determinazione».
In cima alla lista delle preoccupazioni, la sicurezza. «Hanno deciso tutto loro: sia gli argomenti che le domande - racconta il professore di Lettere Enrico Saravalle -. Io al massimo gli ho corretto gli accenti». Ti senti sicuro a Milano? Il 68 per cento degli alunni ha dato una risposta negativa. «E questa è la prova - aggiunge Cadeo - che nonostante la giovane età sono riusciti ad individuare i problemi sensibili, quelli contro cui ogni giorno ci troviamo a combattere». Che fare allora? Diverse le proposte: 34 alunni su 100 hanno chiesto di aumentare la presenza dei vigili nelle strade, 23 davanti alle scuole. E poi ancora il 21 per cento propone di munire tutte le strade di telecamere e il 22 di presidiare i punti nevralgici della città, come le banche e gli uffici postali, con pattuglie di vigili.
«Non sono stati per niente polemici - racconta l’assessore - a differenza degli adulti sono riusciti ad affrontare argomenti così delicati con uno spirito propositivo».
Dalla sicurezza al traffico: 30 ragazzi su 100 pensano che abbassare il biglietto dei mezzi pubblici sia l’unico modo per favorirne l’utilizzo. Ma la ricetta dei piccoli milanesi prevede anche la costruzione di un numero maggiore di piste ciclabili («degne di questo nome», sottolineano i ragazzi), aumentare le corsie preferenziali per gli autobus e, di nuovo, più vigili sulle strade, meglio ancora se monitorate dalle telecamere.
«Il problema del verde - scrivono gli alunni della terza G nella loro presentazione - è molto sentito tra i giovani milanesi». Ecco allora i loro consigli per gli amministratori milanesi: un terzo dei ragazzi propone di aumentare la superficie di parchi e giardini e, nella stessa percentuale, di migliorare la pulizia e la manutenzione di quelli già esistenti. Altri suggeriscono di dotare gli spazi verdi di attrezzature sportive e di arricchirle con punti ristoro (11 per cento), panchine e tavolini (10 per cento) e di prevedere il noleggio di biciclette all’interno dei parchi. «Appena vedrò il Sindaco gli riferirò quanto i ragazzi mi hanno raccontato - promette Cadeo -.

Ho detto loro di venire a trovarmi ogni volta che avranno elaborato proposte del genere». Poi l’ultima domanda: Ti piace la tua città? Il 68 per cento ha dato una risposta positiva. Forse in fondo, qualche speranza Milano ce l’ha ancora.

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