Pietro Acquafredda
Con un «programma-cartolina» debutta oggi la stagione da camera di Santa Cecilia. Per la notorietà degli interpreti e il fascino del programma, il concerto, eccezionalmente, è stato spostato nella sala grande dellauditorium - lOrchestra Barocca di Venezia, direttore e solista Giuliano Carmignola. Violinista con molte frecce al suo arco, già collaboratore di numerosi ensemble e orchestre, e numerose superpremiate incisioni discografiche allattivo.
Da una costola dei Sonatori della Marca trevigiana, è nata nel 97 lOrchestra Barocca di Venezia, per iniziativa di Andrea Marcon, fondatore e suo direttore, e prima fondatore dei Sonatori. LOrchestra si è fatto un gran bel nome nel gruppo che costituisce laitante esercito italiano votato allinterpretazione «filologica» della musica antica e, di recente, sè guadagnato un meritato contratto discografico esclusivo con unetichetta internazionale.
In questi anni, lOrchestra veneziana ha tenuto a battesimo numerose prime moderne di autori «veneziani» del lontano Settecento, a seguito di ricerche darchivio, sia nel repertorio strumentale che in quello operistico. Alluno e allaltro presta ancora il suo ricco strumentario qui a Roma, cominciando dal musicista che di Venezia è senzaltro il cittadino musicale più noto al mondo, Antonio Vivaldi, lautore delle Quattro stagioni - questa sera in programma - tra le opere strumentali più eseguite e riprodotte in tutte le possibili versioni e combinazioni strumentali, le cui prime note dalla Primavera, sono ora diventate le hit dei segnali di cellulari e delle attese telefoniche.
I Quattro concerti, val la pena rammentarlo, devono i loro titoli allintento descrittivo, dichiarato e sviluppato nei quattro sonetti paralleli, sempre dellautore, nei quali il musicista sembra ispirato soprattutto dal gioco degli elementi naturali. La notorietà dei quattro sullodati concerti, riscoperti appena una sessantina di anni fa e da allora eseguiti ancora, ha relegato nellombra gli altri otto che completano la raccolta vivaldiana dellop. 8, nota con il titolo Il cimento dell'Armonia e dell'Invenzione. Assai opportunamente il concerto si apre con una sinfonia, tratta da unopera vivaldiana - un capitolo della sua produzione non ancora studiato e conosciuto quanto meriterebbe, come del resto meriterebbe anche la sua produzione sacra e liturgica - Il Giustino.
La scelta è caduta su questopera, dimenticata, perché è fra le poche, tre in tutto, che lautore scrisse per Roma, dove vi fu rappresentata nella stagione di carnevale del 1724, al teatro Capranica.
Orchestra Barocca di Venezia, Giuliano Carmignola, direttore e solista. Sala santa Cecilia. Venerdì 4, ore 21. Biglietti: da 14 a 26 euro. Informazioni: 80-820.58.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.