Seveso, ora l’allarme arriva via telefonino: «Spostate subito l’auto»

Il Seveso torna a fare paura. Da venerdì sera è scattato lo stato di allerta in tutta la zona Nord della città e anche la notte scorsa il fiume ha tenuto svegli parecchi volontari della Protezione civile. Rischio esondazione, anche stavolta, per un paio d’ore di pioggia o poco più. «Per evitare l’esondazione - spiega l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli - abbiamo aperto preventivamente lo scolmatore di Palazzolo, dove sono confluite le acque scongiurando così un’immediata ondata di piena nel Seveso. Nonostante ciò, sabato mattina, visto il perdurare della perturbazione, si è raggiunto il livello di massima attenzione: con il Servizio idrico abbiamo deciso di aprire i tombini per evitare allagamenti nelle strade e nelle cantine e permettere così all’acqua di defluire nella fogna». Dopo la difficile nottata, ieri mattina l’assessore Granelli si è recato in una delle zone più a rischio esondazione, in via Ornato all’angolo con via Moro, in zona Niguarda, dove gli operatori del Servizio idrico, della Polizia locale, della protezione civile e dell’Amsa stavano già monitorando la situazione senza sosta. Anche il fiume Lambro non ha fatto trascorrere ore tranquille.
I cittadini della zona sono esasperati. Ormai, alle prime gocce di pioggia fanno scattare il piano di allerta e, quelli che possono, mettono l’auto al riparo. Lasciarla in strada è troppo pericoloso e un’esondazione, anche minima, creerebbe danni irreparabili.
D’ora in avanti gli abitanti della zona Niguarda e di viale Zara terranno ben stretto il telefonino in mano. Già, perché l’allarme esondazione arriverà via sms. Ovviamente con un margine di anticipo sufficiente perché tutti si possano organizzare. È una delle iniziative che gli assessori alla Sicurezza Marco Granelli e alla Mobilità Pierfrancesco Maran hanno pensato per mettere in sicurezza la zona 9.
Granelli e Maran stanno mettendo a punto con i residenti una serie di interventi per evitare i problemi causati dal fiume. Sul tavolo, il solito progetto per la realizzazione di una vasca di laminazione alla periferia nord della città da 25 milioni di euro. «Nel frattempo - spiega Granelli - stiamo migliorando il sistema della protezione civile e mettendo in campo interventi concreti per i cittadini. Stiamo preparando un database di numeri cellulari dei residenti della zona, perché ricevano un sms in caso di serio allarme, per dare la possibilità alla gente di prepararsi e provvedere». Il Comune sta pensando a un’ordinanza «per cui in caso di allarme le auto potranno essere parcheggiate sui marciapiedi. Oltre a evitare danni ai veicoli, sarà di aiuto per la pulizia delle strade: dopo l’esondazione di agosto rimuovere il fango dalle vie con le auto ai lati è stato molto complicato». Pronto anche il piano per il nuovo sistema di preallarme, collegato non al livello di innalzamento dell’acqua del fiume ma alle informazioni meteo aggiornate della protezione civile regionale.

Sul tavolo anche il progetto da 148 milioni di euro di Mm per realizzare in due fasi le vasche di laminazione a Lentate, Varedo, Paderno Dugnano, Senago e Milano. La quota di Milano è di 25 milioni di euro: «Vogliamo trovare le risorse da mettere in bilancio sui prossimi due anni, perché ci sia un’accelerazione anche da parte degli altri Comuni».

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