Seviziate per farle prostituire «Milano in balia dei criminali»

Quando hanno visto gli agenti entrare nella loro lurida baracca lungo i binari, divisa con il loro «padrone», hanno capito che il loro incubo era finito. Infatti appena portate in questura, le due straniere hanno vuotato il sacco e, rivelando la loro vita di schiave del sesso, hanno fatto arrestare il loro sfruttatore. «Un’altra storia di violenze sessuali e abusi» denuncia ora Riccardo De Corato, reclamando leggi più severe per impedire che la città sia in mano a questa feroce criminalità predatoria.
L’ultima vicenda di ordinaria violenza viene scoperta causalmente dagli agenti della polizia ferroviaria di Lambrate, in pattuglia la sera di giovedì lungo i binari della Milano Pioltello. Tra l’altro un normale servizio per contrastare il fenomeno dei furti. I poliziotti notano una misera baracca e vanno a verificare. Dentro scoprono S. V. M., un bulgaro di 26 anni, sua moglie A. S. D., anche lei ventiseienne, e una donna romena, P.I., di 40 anni.
I tre vengono portati in questura per l’identificazione e qui le donne tra le lacrime raccontano la loro misera vicenda. Inizia la romena che ammette candidamente di essere venuta in Italia per prostituirsi, dovendo mantenere marito e figli rimasti in patria. Qui incontra il bulgaro, che a forza di botte e minacce la trascina nella baracca. Qui tra violenze e stupri è costretta a continuare a prostituirsi, ma anche a consegnare tutti i soldi al suo aguzzino. Dopo di lei parla la bulgara, conferma le dichiarazioni dell’amica, comprese le aggressioni brutali di cui era vittima quando si rifiutava di andare a vendersi. Le due donne vengono subito sistemate in una comunità protetta mentre l’uomo, arrestato per violenza sessuale, sequestro di persona, induzione alla prostituzione e maltrattamenti finisce a San Vittore.
«Un’altra storia di violenze sessuali e abusi che si aggiunge, solo per restare agli ultimi due giorni, ai bambini sfruttati per addestrare cani violenti, alle quattro rapine commesse da rom, agli insediamenti abusivi, due sgomberati in un’ora solo venerdì. E ai tanti episodi di criminalità predatoria commessi da stranieri ogni giorno», accusa il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. «Quest’ultimo caso - continua - è solo l’ennesimo. Una storia di tale violenza che sarebbe giusto contestare la riduzione in stato di schiavitù. Servono l’inasprimento delle pene, controlli alle frontiere, revisione del trattato di Schengen per fermare gli ingressi e viaggi di sola andata per i comunitari che non possono mantenersi e vengono in Italia per vivere nell’illegalità. Il neoministro agli Interni Maroni - commenta De Corato - ha annunciato che presto sarà pronto il pacchetto sicurezza.

E ci auguriamo che dia a Milano quelle risposte e quegli strumenti che il governo Prodi non ha saputo dare, lasciando la città in balia di una vera e propria invasione. Contro nomadi e clandestini - conclude Riccardo De Corato - l’amministrazione comunale ha infatti le mani legate».

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