Il mito del sistema matematico è durissimo a morire, nonostante levidenza dimostri che solo la competenza nel singolo sport e la selezione di pochi colpi possano battere i bookmaker. Però ancora in moltissimi giocano «a tappeto», su tutti gli eventi. Esempi: sempre sullUnder 2,5 gol della serie B francese, sullOver dellEredivisie, sui pareggi della nostra serie B, eccetera, quando non direttamente su tutti i campionati quotati. Usando statistiche a disposizione di tutti e le migliori quote sul mercato, abbiamo ipotizzato di giocare 10 euro su ogni risultato calcistico dei 10 principali campionati europei (la serie A delle cinque nazioni trainanti, più quella di Olanda. Belgio, Scozia, Portogallo e Grecia) della stagione 2008-2009. In totale circa 3mila partite: abbiamo escluso solo quelle con volumi limitati. Risultato? Scommettendo sempre sulla favorita quotata a meno di 1.50 alla fine ci saremmo ritrovati in mano circa 9,5 euro per puntata effettuata: una perdita media di circa il 5%. O un capitale preservato al 95%, vedendo il bicchiere mezzo pieno. Puntando, per ipotesi sempre sulla vittoria della squadra quotata oltre il 3.00, avremmo invece salvato meno dell80% della puntata media. Vi risparmiamo i sottocasi, ricordando che scommettendo per assurdo su ogni risultato avremmo salvato circa l86% della puntata media effettuata. Conclusione: i matematici della domenica perdono sempre, chi si fida della propria competenza magari no.
E chi proprio si affatica a pensare almeno punti sulle favorite: il divertimento durerà più a lungo.
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