La Corea del Nord decide un altro duro attacco alla comunità internazionale e allOnu: minaccia di effettuare un nuovo test nucleare e altri lanci di missili balistici intercontinentali se il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite non ritira tutte le risoluzioni di condanna contro Pyongyang e non si scusa per limposizione delle sanzioni. Con una accurata tempistica mediatica, nel giorno in cui il premier nipponico Taro Aso ha cominciato la visita in Cina per incontrare il presidente Hu Jintao e il primo ministro Wen Jiabao, il regime nordcoreano spariglia ancora le carte in Estremo Oriente. «Salvo che il Consiglio di sicurezza non offra le sue scuse immediatamente, saremo costretti a prendere altre misure di difesa per proteggere gli interessi più alti della nostra Repubblica», ha affermato un portavoce del ministero degli Esteri di Pyongyang, in una dichiarazione diffusa dalla Kcna, lagenzia di stampa ufficiale.
«Le misure comprenderanno un test nucleare e test di prova di missili balistici intercontinentali», ha rilevato ancora, aggiungendo che il Paese, già promotore del primo test atomico nel 2006, inizierà la costruzione di un reattore nucleare.
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