Lunico sfidante alle primarie di Sergio Cofferati (nella foto), in lizza per il bis da sindaco di Bologna lanno prossimo, se lo dice da solo: «Sono un moscerino, un pulcino bagnato, ma allora perché il Pd non vuole le primarie e non dà la possibilità al sindaco di stravincere?». Il fatto è che a Bologna il Pd pensa ancora di essere il Pci stile anni 50: Andrea Forlani, presidente di quartiere che pure ha ben poche possibilità di vincere contro il peso massimo Cofferati, si è candidato alle primarie del 14 dicembre. Ha chiesto al suo partito numero ed elenchi degli iscritti per fare campagna elettorale e, soprattutto, raccogliere le firme che servono alla sua candidatura. Il Pd non ha gradito la ribellione interna e non gli ha fatto avere nemmeno un nome: «Non mi danno gli elenchi tirando in ballo la privacy - denuncia -, ma tutti gli iscritti ogni giorno ricevono messaggini e mail di dirigenti e parlamentari».
Forlani ha scritto ai vertici bolognesi, ma non ha avuto risposta. «Non escludo di scrivere a Veltroni, perché se il Pd si presenta così alle elezioni, la vittoria a Bologna è poco certa», dice. Poi, però, quasi ci ripensa: «Certo Veltroni ha già tanti problemi...».Sfida Cofferati alle primarie ma il Pd lo lascia fuori gioco
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