Alla sfida dell’Eta Zapatero risponde col pugno di ferro

da Madrid

Il premier spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero ha annunciato ieri il pugno di ferro nei confronti dell’Eta dopo che l’organizzazione terroristica basca aveva denunciato la tregua: le prime mosse del capo del governo sono state il trasferimento del militante indipendentista Inaki de Juana Chaos da un ospedale basco a una prigione vicino a Madrid e la proibizione ad Arnaldo Otegi, leader di Batasuna, di andare all’estero.
Zapatero ha dichiarato in Senato che utilizzerà contro le nuove minacce dell’Eta «la stessa fermezza e determinazione» impiegate nella ricerca della pace.
Il premier si incontrerà lunedì con il leader dell’opposizione, il segretario del Partito Popolare ,Mariano Rajoy, che martedì gli aveva chiesto di «rettificare» la sua linea nei confronti dell’Eta, per tentare di concordare una linea comune sul tema basco.
De Juana, che deve ancora scontare un anno, sperava di andare agli arresti domiciliari ma è stato trasferito nella prigione di Aranjuez, nella regione di Madrid.

De Juana era in ospedale dopo esser stato scarcerato per ragioni umanitarie in seguito a cento giorni di sciopero della fame contro una sentenza a tre anni per reati di opinione dopo aver scontato venti anni per terrorismo.

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