La sfida di Humanitas tra Ai, conoscenza e cure con medici "madrelingua Ricerca"

Il rettore Terracciano: "La nostra missione è migliorare la salute delle persone"

La sfida di Humanitas tra Ai, conoscenza e cure con medici "madrelingua Ricerca"
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Medici "madrelingua Ricerca", ingegneri biomedici che ragionano da clinici e futuri professionisti della salute pronti a governare l'intelligenza artificiale con l'intelligenza umana. È la sfida formativa di Humanitas University, che ha inaugurato ieri l'Anno Accademico ponendo al centro l'integrazione tra Medicina, tecnologia e persone, in un campus di 35mila metri quadri che non solo forma, ma si connette a distanza di un chilometro con l'ospedale, con il laboratorio e da lì con l'industria e con il mondo. Tra le novità di quest'anno, il corso di Laurea in Osteopatia, in italiano, e la magistrale in Data Analytics and Artificial Intelligence in Health Sciences, in collaborazione con l'Università Bocconi. Percorsi che si affiancano alla MEDTEC School, ideata con il Politecnico, il primo corso in Europa che unisce Medicina e Ingegneria Biomedica, e che ha visto nel 2025 i suoi primi laureati. "In Humanitas University prepariamo medici madrelingua Ricerca ha detto il Rettore Luigi Maria Terracciano La nostra missione è migliorare la salute delle persone trasformando la conoscenza scientifica in impatto clinico". Il Presidente Gianfelice Rocca ha ricordato i 20 anni di accreditamento IRCCS dell'Istituto Clinico Humanitas: "Sentiamo la responsabilità di sviluppare l'innovazione per cambiare la qualità di vita delle persone, in un contesto mai così complesso come dall'ultimo dopoguerra. Lo facciamo a partire dai 3.000 studenti di Humanitas University, sempre più internazionali, dai 9.000 professionisti dei nostri ospedali e dalle oltre 500 persone dell'Open Faculty". E ha aggiunto: "Connettendo milioni di informazioni, sotto la guida dell'intelligenza umana di medici-ricercatori e studenti, possiamo fare la differenza per i pazienti. Gli Irccs sono un vantaggio competitivo per il Paese è un luogo ideale per formare i professionisti del futuro". La Lectio Magistralis di Michael N.Hall, biologo molecolare e vincitore del Premio Balzan 2024 per le sue scoperte sui meccanismi dell'invecchiamento cellulare, ha sottolineato come la conoscenza di base resti il motore della medicina moderna. "Questa università - ha detto il Governatore della Lombardia Attilio Fontana - è diventata un luogo polo di attrazione per i talenti. L'oro grigio è la vera ricchezza del futuro: molti vengono a formarsi e poi tornano per fare ricerca. È un esempio virtuoso di come ricerca e clinica, pubblico e privato, possano collaborare efficacemente".

Presente alla cerimonia, anche il ministro Schillaci che ha definito Humanitas University "un modello di eccellenza che coniuga formazione, ricerca e innovazione con una visione moderna e internazionale", mentre il sindaco Sala ha richiamato "lo spirito di collaborazione tra università milanesi come valore che rafforza la città in un momento di cambiamento".

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