Il vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden ha cominciato ieri a Kiev una missione di quattro giorni che da domani, completata la visita in Ucraina, lo porterà anche in Georgia. Un viaggio delicato in quello che la Russia continua a considerare (nonostante questi Paesi siano usciti dallUnione Sovietica e si siano resi indipendenti da quasi diciotto anni) come una propria sfera dinfluenza strategica. Con linvio del suo vice, Obama vuole significare al Cremlino che Washington non intende accettare questa sua pretesa e che al contrario continuerà a mantenere relazioni amichevoli con questi Paesi, oltre che a sostenere il loro diritto di aderire a istituzioni occidentali, Nato compresa.
Biden incontra oggi il presidente ucraino Viktor Yushchenko, la premier Iulia Timoshenko, il leader del partito di opposizione filo-russo Viktor Yanukovich e altri esponenti politici che parteciperanno alle elezioni presidenziali del 17 gennaio. Non mancherà un gesto simbolico destinato a irritare il Cremlino: la visita al memoriale ricorda le vittime della Grande Carestia provocata da Stalin nel 1933-34 (Holodomor in ucraino) e che causò la morte di oltre 10 milioni di persone.
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