Sfiducia a Cuffaro Bocciata la mozione del centrosinistra

«Rifletterò e deciderò seriamente nei prossimi giorni se continuare o dimettermi». Così Salvatore Cuffaro, presidente della Regione Siciliana, si è espresso subito dopo che l’Assemblea regionale aveva respinto la mozione di sfiducia presentata dall’Unione dopo la condanna di primo grado a 5 anni per favoreggiamento. In aula erano presenti 87 su 90 deputati, dei quali 32 hanno votato a favore della mozione, 53 contro e uno si è astenuto. «A chi mi dice - ha aggiunto Cuffaro - di distinguere l’uomo dal politico dico che d’ora in poi sarò più attento e scrupoloso, ma continuerò ad essere amico di tutti».

Dopo aver ribadito il pieno rispetto nei confronti della magistratura, Cuffaro ha precisato di avere rispetto per «chi urla e protesta chiedendo le mie dimissioni ma anche per quella volontà silenziosa della gente che mi chiede di restare». «Io comunque mi dimetterei - ha commentato sul suo blog Gianfranco Miccichè, presidente dell’Assemblea regionale -. Perché amo la Sicilia, l’Italia e la Costituzione che, comunque, a causa mia ne resterebbero ferite».

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