Sfonda la vetrata della banca e riempie l’agenzia di letame

Gli avevano bloccato un finanziamento

(...) agenzia per due anni, gli avevamo aperto un finanziamento. Poi la sua pratica è passata automaticamente all’ufficio insolvenze, perché lui non riusciva a estinguere il debito che aveva con noi. È stato allora che il prestito gli è stato revocato. Il suo ristorante è fallito e, da allora, ce l’ha a morte con noi». Un testimone che mercoledì, poco dopo le 8, si trovava davanti alla banca, ha raccontato alla polizia di aver visto tutta la scena.
«Ho notato quell’uomo perché è salito con la sua auto, una vecchia Clio, sull’area pedonale di corso Como - ha detto il passante -. Allora sono rimasto lì a guardare quello che aveva intenzione di fare. Lui si è messo con il muso della vettura proprio di fronte alla vetrina della banca e ha ingranato la marcia, mandandola in frantumi. A quel punto è sceso dall’auto, ha portato dentro il letame e ha attaccato alle vetrine attigue dei volantini sporchi. Gli stessi che ha appiccicato al lunotto della sua vettura prima di chiuderla a chiave e andarsene come se niente fosse, abbandonandola lì».
I poliziotti hanno controllato i recapiti dell’uomo che erano a disposizione della banca, ma non sono ancora riusciti a trovarlo. «Per il momento è irreperibile», confermano al commissariato Garibaldi-Venezia.

«Lo stiamo cercando un po’ dappertutto, per notificargli la denuncia e restituirgli la macchina, ma non siamo stati ancora in grado di rintracciarlo. Al ristorante di viale Montello? Ma quello ormai è chiuso da tempo e nessuno, da tempo, in zona Moscova, ha notizie del vecchio titolare».

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