Sfratti, Tursi chiede un nuovo blocco

Il Comune chiede al governo di prorogare il blocco degli sfratti, Rifondazione esulta e i piccoli proprietari di immobili parlano di «attacco gravissimo»: «Il Comune - dicono - dopo aver svenduto le case popolari non può far pagare a noi il conto».
A scatenare la protesta sono state le parole di Bruno Pastorino, assessore comunale alla Casa. «Anche a Genova c’è un’emergenza sfratti - ha dichiarato ieri, dopo la riunione di giunta-. Il 14 ottobre scade la precedente proroga, ci sono 184 famiglie in condizioni difficili che dovranno lasciare la casa e che si uniscono alle 100 già sfrattate. Il sindaco e tutta giunta segnaleranno al governo e ai parlamentari liguri che è utile concedere un’ulteriore proroga per darci il tempo di creare nuovi alloggi di edilizia popolare».
Tursi, per questo, è disposto ad anticipare la sua parte (3 milioni) dell’accordo quadro che porterà a Genova 13 milioni di euro per ristrutturare alloggi popolari. «Chiediamo alla Regione e al governo di siglare subito l’intesa, noi siamo pronti - dice Pastorino- Con questi soldi potremmo sistemare subito (tempo 6-9 mesi) 100 alloggi e altri 100 in seguito». Ci sono poi i fondi previsti in Finanziaria, «550 milioni da dividere con altre 12 città dove il problema casa è più grave».

Il sindaco stesso ha chiesto al prefetto di «farsi portavoce presso il governo dell’emergenza sfratti» e chiedere la proroga del blocco. Mirko Lombardi di Rifondazione applaude. «Ma il blocco - protestano i proprietari dell’Appc - lede diritti sanciti dalla Costituzione».

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