Roma Erano solo delle pietre, ma ricordavano le vittime della Shoah. Sono durate appena due giorni. Erano state messe il 10 gennaio, per ricordare la tragedia degli ebrei a chi passeggiava nei luoghi della Roma dei rastrellamenti nazisti. Ma ieri mattina quelle tre pietre di ottone dedicate alle sorelle Spizzichino proprio nel ghetto di Roma sono state divelte e sostituite con normali sampietrini. Un gesto compiuto da vandali ignoti, per sfregiare la memoria della Shoah e anche unopera darte: le «pietre dinciampo» infatti sono state volute dallartista tedesco Gunter Demnig in ricordo delle vittime dellOlocausto.
A denunciare laccaduto è Adachiara Zevi, curatrice del progetto «Pietre dinciampo a Roma». Realizzate in ottone per un valore di 100 euro, le pietre sono state collocate a terra tre giorni fa al ghetto, per ricordare le sorelle Spizzichino, e a Monti per non dimenticare Don Pappagallo, il prete reso celebre da Roma città aperta. «È un furto oltraggioso - afferma la Zevi - sicuramente premeditato perché chi lo ha compiuto di certo aveva con sé i sampietrini normali con cui sostituire quelli in ottone. È un episodio incredibile».
«Si tratta, come è evidente, dellennesimo vergognoso tentativo di cancellare il ricordo delle afflizioni subite da coloro che furono perseguitati negli anni del nazifascismo - dice il presidente dellUnione delle Comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna - Questa notizia è fonte di intensa sofferenza e preoccupazione per tutti gli ebrei italiani e per tutti quei cittadini educati al rispetto della memoria e delle identità». Condanna bipartisan per il gesto.
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