Reclutava giovani donne e le spingeva a prostituirsi allettandole con grandi guadagni - fino a 30mila euro allanno - quindi le riprendeva durante i rapporti sessuali per tenerle sotto scacco e protrarre lo sfruttamento. C.R., 27 anni, giovane di buona famiglia, con un posto fisso da mille euro al mese e un debole per auto di lusso e locali notturni, è stato arrestato dagli uomini della Squadra mobile per cessione di stupefacenti, induzione e favoreggiamento alla prostituzione perché - con minacce, violenze e con laiuto delle droghe - faceva prostituire giovani donne, italiane e straniere, pretendendo di incassare parte dei loro guadagni. Quattro le vittime dei ricatti a luci rosse delluomo, tre italiane e una dominicana: una piccola scuderia (ma gli inquirenti non esclude che il numero delle sfruttate sia più alto) composta da giovani donne di buona famiglia: casalinghe e studentesse in cerca di facile guadagno. Tutte reclutate in discoteca.
Linchiesta è partita circa un anno fa quando gli uomini del commissariato Fidene Serpentara trovarono allinterno di una casa abitata da una ragazza, circa tre chilogrammi di marijuana e 1500 dosi pronte. La donna finì in manette e raccontò dei maltrattamenti e delle minacce e di essere stata costretta a prostituirsi. Da lì gli inquirenti risalirono a C.R. e a un suo amico, F.B. di 25 anni, figlio di un ex parlamentare, incaricato di rifornire la droga e anche lui arrestato. Le giovani, che adescavano i loro clienti principalmente sul web, si prostituivano in due appartamenti in zona Nomentana, uno di questi di proprietà della madre del ragazzo. Spesso erano costrette a partecipare a rapporti di gruppo con amici di C.R. che venivano filmati e usati come arma di minaccia.
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