Vittorio Sgarbi vuol fare l’Anti-Santoro.
«Che io già lo sia è un dato oggettivo».
Il «Giornale» ha lanciato la provocazione: invece di spegnere «Annozero» troviamo un Santoro di destra. Ma ci sono fior di giornalisti, scusi.
«Hanno pensato a Giuliano Ferrara, ma è troppo grasso. Poi a Maurizio Belpietro, ma è troppo antipatico. E poi io l’ho già fatto».
Sette anni di «Sgarbi quotidiani».
«Berlusconi ci vinse le elezioni nel 1994: ha raccolto tutte le indicazioni che io davo in quella trasmissione».
Poi l’hanno chiusa. Perché?
«Mistero».
Puntata del 2 marzo 1993. Lei fa in tempo a dire: «Non mi faccio censurare da nessuno» e il video diventa nero.
«Ce ne fu anche un’altra in cui stetti in silenzio per 13 minuti per protesta contro Berlusconi che, prima di entrare in politica, minacciò di far tacere me, Ferrara e altri in Mediaset».
Nel ’99 le diedero il benservito.
«Ero candidato alle Europee e in Sardegna. In campagna elettorale sospesi la trasmissione. Alla data stabilita per il mio ritorno in onda era tutto pronto, ma io chiesi tempo due settimane, fino ai ballottaggi».
E dopo due settimane le dissero che la trasmissione era chiusa.
«La differenza fra me e Santoro è che lui fa vittima, io non fiatai».
Fiati adesso.
«Guardi che io non voglio una mia trasmissione».
E che cosa allora?
«Il direttore generale della Rai Masi invece di informarsi con il presidente di Agcom Calabrò se fosse possibile non fare un contratto a Travaglio, avrebbe potuto chiedere di avere me come contrappeso».
L’Anti-Santoro in casa di Santoro.
«Certo! Non serve cancellare voci, basta aggiungerne altre».
L’ultima volta è finita maluccio, lei ha dato del «pezzo di merda» a Travaglio.
«Appunto! Stavo difendendo Umberto Veronesi, cui davano del “cancronesi” e Giorgio Napolitano, definito “Morfeo”. Annozero per quell’attacco ha preso 51 milioni di euro di multa. Capisce? Io avevo ragione, solo che evidentemente mi attiro i guai».
I guai?
«Dopo quella volta Letizia Moratti mi fece fuori dalla giunta contestando che un suo assessore andasse in tv a proferire insulti».
E Santoro non l’ha più invitata.
«Mi ha censurato. Perché lui accusa Berlusconi di essere un dittatore, ma il dittatore è lui. Il vero Berlusconi è Santoro».
Comunque lei fa il sindaco, non può avere un contratto in Rai.
«C’è questa ipocrisia per cui si pensa che sia il pagamento a fare la differenza, invece è la visibilità. Allora dovrebbero vietarmi di fare tv, invece mi invitano dappertutto».
Questo non cambia le cose.
«Ma io ci vado gratis, a fare il contro-sermone a Travaglio!».
Ma lei non era diventato buono? «Sgarbi l’altro» è già morto?
«Sgarbi l’altro è buono. Lo Sgarbi cattivo spunta quando c’è l’altro».
Per esempio Travaglio.
«Se uno dice stronzate, io reagisco. Per reagire alle menzogne che dice questa gente ci vuole qualcuno che sia attrezzato. Vogliamo parlare del piduista?».
Anche no, grazie...
«Cioè, questi danno del piduista a Berlusconi, ma essere piduista non è un reato: anche Costanzo lo era, anche il generale Alberto Dalla Chiesa!».
Ormai piduista è usato come insulto, però.
«Appunto: è intollerabile che nessuno dica a questi signori che è solo sulle condanne per reati commessi che si può attaccare!».
Se le proponessero una trasmissione tutta sua?
«Non lo chiedo, ma è ovvio che sono disponibile».
Prima puntata?
«Il regime. E il potere. Svolgimento: Berlusconi sembra Paperone, invece è Paperino».
Le daranno al massimo le previsioni del tempo...
«Guardi che ho ragione. Berlusconi cerca di impedire a Santoro di parlare e non ci riesce. Santoro invece riesce a impedire a me di parlare».
Vabbè, ma Berlusconi fa il presidente del Consiglio.
«Elenchiamo: i pm di Milano si permettono di dirgli che il processo per Mediatrade è più importante di un consiglio dei ministri e gli negano il legittimo impedimento, i pm di Palermo ammettono a processo uno inattendibile come Ciancimino che dice che Forza Italia è nata da un accordo Stato-mafia, i pm di Trani lo indagano perché ha detto al telefono che non gli piace Santoro, ma Santoro dopo il voto riprenderà le trasmissioni. Il Tar gli boccia la lista in Lazio nonostante il decreto salva-liste... ».
È finito l’inchiostro
«Allora le dico l’ultima: il vero regime è quello dei poteri separati, altro che governo. Berlusconi è un potente-impotente».
Non le darà nemmeno le previsioni del tempo.
«Scriva la battuta di Paperone-Paperino allora, rende l’idea».
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