Ieri, dopo una protesta durata quasi cinque ore, i trenta giovani che occupavano la casa «Malamanera» di via Bovisasca 65 hanno dovuto abbandonare lo stabile. Sgomberati. Dalle 6 del mattino, una ventina di ragazzi sono scesi in strada per protestare, mentre altri sette si sono rifugiati sul tetto, «resistendo» a oltranza. Poi, verso le 11, la polizia ha portato a termine loperazione.
«Estate 2003-estate 2005: due anni di occupazione, concerti, librerie, assemblee, ostello e cineforum». Uno striscione racconta gli ultimi due anni di unesperienza ora conclusa. «Io sono uno dei fondatori - dice Martin, portavoce del gruppo degli occupanti - conosco il lavoro che abbiamo fatto. Abbiamo ristrutturato lo stabile facendo tutto con le nostre mani, e per questo ci siamo autotassati. Abbiamo portato un miglioramento nellarea, perché quando siamo arrivati noi era praticamente una discarica a cielo aperto».
Da Ferrovie Nord Milano, proprietaria dellarea di via Bovisasca, arriva un comunicato: «quel terreno - si legge - è necessario per i cantieri per il quadruplicamento Cadorna-Bovisa, un intervento infrastrutturale di utilità pubblica fondamentale che sarà conclusa entro il 2007».
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