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Sgominata la banda che svaligiava le ville dei liguri d’estate

I furti erano velocissimi: il tempo di entrare in casa, arraffare tutto quello che trovavano e poi sparire. Così una banda di zingari, sgominata dai carabinieri di Genova, nello stesso giorno riusciva a ripulire fino a quattro, cinque appartamenti. L’errore fatale è stato quello di avere perso un cellulare durante una delle fughe, dopo un tentativo di furto a luglio 2009 in una villetta di Sori, nel levante ligure. Da lì sono partite le indagine che hanno portato all’emissione di sei ordinanze di custodia cautelare in carcere per cinque uomini e una donna, accusati a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata ai furti, furto e ricettazione. La banda operava in Liguria durante l’estate, mentre nei mesi invernali i colpi si susseguivano in Lombardia e Piemonte. I carabinieri hanno stimato che da settembre a dicembre, il gruppo ha messo a segno almeno 20 colpi. La mente dell’organizzazione era Vlada Djuric, croato di 43 anni, mentre gli esecutori erano il figlio di Djuric, e altri tre nomadi tutti di età compresa tra i 25 e i 27 anni. Una volta svaligiate le case, il punto di riferimento diventava Monica Lafleur, 38 anni, sinti nata a Torino ma residente a Milano.
E proprio a casa della Lafleur i carabinieri hanno ritrovato 20 mila euro in contanti, 11 orologi di pregio (Rolex, Cartier e Patek Philippe), e ancora gioielli in oro e pietre preziose per un valore di circa 40 mila euro. Nella cassetta di sicurezza di una banca, sempre intestata alla donna, invece era nascosto il pezzo forte della «collezione»: un collier di diamanti da 30 mila euro, più altri 11 diamanti sfusi. In casa della ricettatrice, inoltre, erano custoditi varie riviste e libri di orologi per riconoscere subito il valore della merce rubata. E alcuni oggetti di precisione per misurare e pesare le pietre preziose. «Questi oggetti sono di mio figlio piccolo - ha detto la donna ai carabinieri - non so a cosa servano. Lui ci teneva tanto e non voleva che glieli nascondessi, per questo li conservavo nel cassetto».

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, alcuni membri della banda sgominata nei giorni scorsi sarebbero parenti di alcuni componenti della banda arrestati nei mesi scorsi e che colpivano ville di grossi imprenditori e vip, tra cui quella dell’allenatore dell’Inter Mourinho.

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