Re Lear di William Shakespeare con Eros Pagni, L'anima buona di Sezuan di Brecht con Mariangela Melato e A corpo morto scritto e interpretato da Vittorio Franceschi per la regia di Marco Sciaccaluga, sono i tre assi nella manica del nuovo cartellone 2008/2009 del Teatro Stabile di Genova presentato ieri mattina nel foyer della Corte. Si tratta di 40 spettacoli che andranno in scena al Duse e alla Corte. Questa è la stagione numero 58 per il teatro genovese. La prima piece che inaugura la stagione è proprio quella di Shakespeare, un evento prodotto dallo Stabile, che andrà in scena il 14 ottobre per la regia di Marco Sciaccaluga. Gli eventi sono stati illustrati dal direttore del Teatro Stabile Carlo Repetti insieme al presidente della Regione Claudio Burlando (che nelloccasione è riuscito persino a parlare del ragazzo di colore ucciso a Milano, e, con una delle sue solite gaffe, ha ignorato la realtà emersa dalle indagini e buttato largomento sullodio razziale escluso dai magistrati), ai rappresentanti di Provincia e Comune e agli altri addetti ai lavori dello Stabile. Re Lear è la nona volta che viene replicato a Genova. Pagni viene affiancato da Orietta Notari, Alice Arcuri e Aldo Ottobrino, le scene sono di Valeria Manari, le musiche di Andrea Nicolini.
Ieri è stato sottolineato come lo Stabile sia riuscito, anche l'anno scorso, a chiudere il bilancio in pareggio. Un totale di circa dieci milioni di euro, di cui cinque e mezzo finanziati dagli enti pubblici, dallo Stato alla Regione Liguria, alla Provincia e al Comune di Genova. Il restante 45 per cento è invece frutto di una razionalizzazione dei servizi, dell'organizzazione degli introiti gestiti dal consiglio di amministrazione dello Stabile. «Finora abbiamo prodotto 283 spettacoli - dice Repetti - sono stati centinaia gli spettacoli ospitati, così come sono state centinaia gli impegni a Genova di registi e tecnici, noti e meno noti. Tutti i migliori, tuttavia, sono passati di qui. Segno che Genova è una tappa importante nel panorama teatrale italiano. Risultati che ci collocano al vertice della scena nazionale e internazionale. Non so come abbiamo fatto, ma finora siamo stati pure in grado di fare quadrare i bilanci, nonostante le sovvenzioni siano fra le minori ricevute rispetto a quelle di altri teatri italiani. Continueremo quindi a fare rimanere invariato il prezzo del biglietto che è fra i 7 e i 12 euro per spettacolo».
Repetti ha lanciato poi un appello ai genovesi di non abbandonare il teatro sottolineandone anche la rilevanza sociale. «La domenica pomeriggio - continua Repetti - in platea c'è una marea di persone anziane che vogliono mantenere lucide anima e mente. Durante la settimana vengono decine di scolaresche ogni anno. Noi abbiamo non soltanto una funzione culturale, ma anche sociale. Vorremmo che il pubblico non rinunciasse a noi considerato anche l'alto livello degli spettacoli proposti per la prossima stagione».
Dopo Re Lear alla Corte, sarà la volta, il 16 ottobre, di Storia della meraviglia, spettacolo attesissimo di Gian Piero Alloisio e Maurizio Baggiani, realizzato in collaborazione con lo Stabile.
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