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Shakespeare tra guglie e vicoli segreti

Shakespeare tra guglie e vicoli segreti

Emanuela Moneta

Il comune offre ai suoi cittadini un’occasione unica per conoscere meglio la città, attraverso un ricco calendario di appuntamenti all’interno del Castello Sforzesco.
Ogni giovedì dalle 18.30 alle 21.30, senza prenotazione (ingresso 3 euro con guida gratuita) è possibile scoprire lo storico Castello, attraverso una lunga passeggiata guidata per le 40 sale dei vari musei e le ricche, diversificate e splendide raccolte storico-artistiche allestite all’interno. Milanesi e turisti potranno ammirare la Pietà Rondanini (di recente restaurazione), all’interno del Museo di arte antica, i capolavori della Pinacoteca (dalla Madonna del Foppa ai Canaletto) e le raccolte dei vetri, degli avori e degli argenti antichi. Inoltre il percorso spazierà dagli strumenti musicali a ceramiche e maioliche, dagli arazzi Trivulzio alla Cappella ducale e al pregiato mobilio. Il suggestivo percorso, in notturna, avverrà senza interruzioni tra la varie sale del Castello, lungo passaggi interni ed esterni che daranno modo di conoscere anche la struttura architettonica e i collegamenti da un cortile all’altro (informazioni: 02-4335.3520). Un’ulteriore iniziativa, promossa da Ad Artem, permette ai più curiosi di inoltrarsi nel lato più nascosto del Castello, muovendosi attraverso passaggi segreti e sotterranei, alla scoperta del Torrione di Santo Spirito e della Stanza delle guardie. La visita è possibile fino a settembre: martedì, mercoledì e giovedì alle 19.30, venerdì e sabato alle 15.00 e domenica alle 10.00 e alle 15.00 (prenotazioni: 02-6596.937). Tra le altre proposte culturali, all’interno del rinomato Castello, questa sera alle ore 20.00, va in scena Shakespeare con La tempesta, regia di Giorgio Strehler e prodotto dal Piccolo Teatro. La rappresentazione è uno dei momenti più alti dell’incontro tra il talento registico di Strehler e il patrimonio di immagini e temi shakespeariani. «L’opera - spiega il regista - è l’estrema domanda sul destino dell’uomo e della storia, delle sue contraddizioni e della sua poesia e quindi del teatro.

Teatro come parafrasi più vicina di altre alla vita». «La Tempesta - conclude Strehler - ci appare come un cammino di coscienza del suo protagonista Prospero verso la conquista del reale e un cammino di conoscenza per noi interpreti e per voi spettatori».

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