Shakespeare, l’anteprima è gratuita

Domani il Gioco del Lotto offre alla città di Roma un regalo speciale per l’ultimo spettacolo in cartellone nella stagione 2008 del Globe Theatre. Il pubblico è invitato ad assistere all’anteprima gratuita de Il mercante di Venezia di William Shakespeare. Lo spettacolo inizierà alle ore 21.15. I biglietti omaggio saranno in distribuzione a partire dalle ore 19 di domani presso il botteghino del teatro, fino a esaurimento dei posti disponibili. È con Il mercante di Venezia di William Shakespeare per la regia (anche traduzione e adattamento) di Loredana Scaramella - dal 30 agosto al 14 settembre 2008 - che si chiude la quinta stagione del Globe. L’ultimo titolo in cartellone mette in scena lo scontro culturale, la dimenticanza e l’intolleranza da parte dei figli alle leggi dei padri, il conflitto fra amicizia e amore, l’amore stesso, la generosità e la bellezza contro il dovere, l'egoismo, il rigore e la competizione. Tutti temi, sempre attuali, molto cari al Bardo. In una Venezia notturna ma efficiente, lo squattrinato Bassanio trascina l’amico Antonio su una strada che potrebbe portarlo alla rovina, mentre a Belmonte Porzia aspetta invano qualcuno che la liberi dal voto paterno risolvendo l’enigma necessario per ottenere la sua mano. La storia racconta che Bassanio risolve il mistero e conquista il cuore della colta, sofisticata Porzia che poi dovrà perdonare il tradimento che l’amante compie ai suoi danni per favorire l’amico Antonio. Un perdono facile, quello degli amanti, che da sempre così cercano di sopravvivere a offese e tradimenti. Diverso è l'esito della partita fra l’Ebreo e il Cristiano. A Venezia, dove è la classe dei mercanti a essere «principesca», il commercio è la zona di eccellenza e l’aristocrazia si occupa di tutelarla con leggi che difendano gli affari. La Repubblica per questo è tollerante con gli stranieri ed offre ospitalità al mondo eterogeneo dell’epoca. Ma quando uno straniero tocca i privilegi di un mercante, rispettando la legge e portandola alle sue estreme e paradossali conseguenze, allora la legge deve flettersi alla necessità di salvare il Mercante.

E l’etica inflessibile dell’ebreo Shylock, che non conosce mediazione né perdono, punta il dito sulla parzialità della legge veneziana e fa apparire quasi strumentale il discorso della clemenza e del perdono che rende la cattolica Venezia più elastica nelle sue sentenze, certo, ma assai poco affidabile.

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