SHAKIRA La «rockera» va al Forum

Dal look adolescenziale allo stile supersexy ma con toni più moderati, la cantante è pronta per lanciare un pop leggero

Il suo biglietto da visita è stato l’album Laundry Service: 18 milioni di copie vendute e un singolo forte come Whenever Wherever. Il primo album in cui si è buttata sull’inglese ed ha scritto da sé tutti i testi delle canzoni. E pum, Shakira è entrata alla grande nel mondo del pop che conta per diventare piano piano da idolo dei teen ager a simbolo di intellettuali come Gabriel Garcia Marquez che ha scritto di lei: «Nessuno può ballare o cantare con una sensualità innocente come quella di Shakira». Ha scalato l’Himalaya del pop la diva colombiana e stasera sarà in concerto al Datchforum sfidando persino il festival di Sanremo. «Scrivere e cantare in inglese è stata la logica continuazione della mia carriera e una sfida a me stessa».
Qualcuno la chiama la vice-Madonna ma lei replica: «Ci vuol tempo prima che la gente capisca veramente cosa vuol dire la mia musica. Ma io non sono in competizione con nessuno, non sono un cavallo da corsa».
La sua tournée è partita un mese fa dalla Germania con grande (e prevedibile) successo. Abbandonato il look adolescenziale, corretti gli eccessi di quello supersexy (canta addirittura a piedi nudi per ricordare Pies Descalzos, la «rockera», come viene soprannominata, è pronta per dispensare il suo pop leggero in salsa latina, condito con mille spezie e shakerato con aspersioni di rock, dance, pop ma anche con ritmi orientali, profumo di tango e incursioni rabbiose nei brani dell’album Donde estan los ladrones. Non vuol passare per la ragazzina con il cervello sottovuoto, e qualche anno fa a New York si è esibita proiettando su schermi giganti immagini di denuncia contro Bush e Saddam.
Ma il pubblico la ama soprattutto per le canzoni. E lei la regala, sacrificando (a differenza del passato) le imponenti scenografie e le ricche coreografie. Ora tutto è spartano, il palco volutamente spoglio. E Shakira canta, balla (si concede l’abituale danza del ventre) si dimena, detta il tempo ai musicisti e ai fan, punta tutto sulle sue qualità di artista e sui suoni. Entrerà sul palco sulle note di Estoy aquì per scatenarsi con Te dejo mas e il supersuccesso Don’t Bother, avanzando nelle pieghe del suo repertorio fino alle recenti No, Illegal passando per Hips Don’t Lie, uno dei brani più trasmessi dalle radio di tutto il mondo.
Come definire il suo stile? Musica leggera perbacco, che fa muovere, divertire, dimenticare la realtà per qualche ora. Del resto nel suo Dna c’è scritto contaminazione; è nata in Colombia da papà libanese, ama i Beatles e i Led Zeppelin, i Police e i Nirvana e - come dice spesso - «le mie canzoni sono il prodotto della mia vita e delle mie passioni».

Non è roba per gli amanti di Toto la Momposina (regina della Cumbia, ovvero il folk colombiano) ma sa far impazzire gli stadi. E non è poco.
Shakira
DatchForum, Assago, ore 21, info 02-53006501, ingresso da 50 a 30 euro

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