Shanghai Borsa delusa dal governo: -20% in 15 giorni

La Borsa di Shanghai registra una nuova, rumorosa caduta. L’indice Sss Composite ha chiuso ieri mattina a -4,3%, con gli investitori che abbandonano la piazza cinese dopo la delusione per l’inattività delle autorità di Pechino di fronte alle ripetute perdite delle ultime sedute. In due settimane la borsa di Shanghai ha perso il 20%, ieri al minimo degli ultimi due mesi. La vicina Hong Kong ha seguito una direzione simile, seppure limitando le perdite a -1,73%. Negli ultimi mesi, la corsa ai titoli cinesi era stata alimentata dall’ottimismo sulla ripresa economica globale e dall’appetito per il rischio. Tra correzioni fisiologiche e dati macroeconomici americani meno rosei del previsto, si è recentemente assistito a una rapida inversione di tendenza, che ha finito per assumere i contorni della corsa alle scialuppe. «Gli investitori sono delusi dal fatto che i regolatori sembrano incapaci di prendere provvedimenti concreti per sostenere i mercati, in un momento di crisi di fiducia dopo i ripetuti ribassi delle ultime due settimane», dice l’analista Chen Huiqin di Huatai Securities a Nanchino.

Sostenuti dalle esigenze di auto-finanziamento dei giganti dell’industria statale, i mercati cinesi sono solitamente stati salvati dal governo nei momenti di improvvisa e grave debolezza, di modo che gli investitori si sono abituati a questa rete di protezione.

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