«Milano da protagonista a Shanghai». Nellaprile 2008 il Comune annunciava per il capoluogo un ruolo di primo piano allExpo 2010, con un padiglione di 3mila metri quadri, 4 piani e un costo di circa 6 milioni di euro. Dopo un anno, la crisi economica e il terremoto in Abruzzo, i fondi a disposizione sono diventati la metà e una riunione tra sindaco Letizia Moratti e ad della società Expo 2015 Lucio Stanca ha fatto tramontare definitivamente il Padiglione Milano. Soprattutto Stanca ha insistito sulla necessità di tagliare il progetto per risparmiare (e prevenire le solite critiche del cda). Ora però il padiglione Italia è già al completo, potrebbe offrire alla città solo uno spazio di 150 metri quadri e neanche per tutti i 6 mesi dellevento in Cina. È Shanghai a questo punto ad offrire una via duscita: ha offerto gratis a Milano 800 metri quadri nel padiglione collettivo, quello che raccoglie le principali città del mondo (da Barcellona a Seul). Il capoluogo lombardo potrebbe mettersi in mostra proprio allingresso, una posizione di prestigio. «Così avremmo solo la spesa di allestimento - ammette lassessore al Marketing territoriale, Massimiliano Orsatti -. Penso che andremo verso questa soluzione». Il costo del Padiglione Milano doveva essere sostenuto da Comune (con 500mila euro, già stanziati con una delibera lo scorso 26 marzo), Regione, Camera di commercio, Regione, Fiera, Soge e sponsor privati.
«Ma vista la situazione economica, 6 milioni erano eccessivi - spiega Orsatti -. Preferiamo spenderli in concerti ed eventi durante i mesi dellExpo cinese, per promuovere là la nostra edizione del 2015. Di sicuro organizzeremo la Settimana di Milano a Shanghai».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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