Caro Direttore, sono tornato da una visita di 9 giorni all'Expo internazionale di Shanghai in Cina; importante momento di incontro internazionale che vede l'Italia ed il suo meraviglioso padiglione espositivo a detta di tutti gli operatori del settore e dell'opinione pubblica, come il meglio riuscito, per via della varietà e del gusto delle installazioni proposte e della funzionalità promozionale del meglio dell'italia, delle sue regioni e del «made in italy». Padiglione che sarà visitato secondo le stime degli organizzatori dell'Expo e del nostro ufficio consolare da oltre 70 milioni di visitatori (ad occhio nudo) e da miliardi di persone nel mondo attraverso il canale satellitare cctvc e altri che quotidianamente documentano le manifestazioni e le iniziative dell'Expo.
Una grande occasione per l'Italia e le regioni italiane, di promuovere il meglio del loro territorio, per attrarre turismo ed investimenti. A tal fine, il padiglione italiano è stato concepito per ospitare in una sua parte, una vasta area che verrà assegnata alle Regioni Italiane a rotazione, per promuovere il loro territorio nella più importante «vetrina mediatica» del momento.
L'unica regione del Nord Italia che non avrà questo spazio, sarà la Liguria.
La Liguria non c'è, perché forse, mi spiega il vice direttore dell'Istituto Nazionale per il Commercio Estero di Shanghai, «al momento dell'organizzazione, diversi anni fa, le priorità della Liguria erano altre ».
E così, un evento mondiale, nel quale l'Italia ha il merito di giocare un ruolo da protagonista, dal quale tutte le regioni trarranno sicuramente beneficio in termine di ritorno di immagine ed investimenti, noi restiamo invisibili, sconosciuti, per colpa di una Politica Regionale provinciale e distratta, che invece di guardare all'interesse generale dei Liguri, ed investire tempo ed energie sulla promozione del nostro territorio e delle nostre imprese nel più grande mercato del mondo, avendone la possibilità... resta ancora una volta a guardare.
*Presidente Associazione Janua
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