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Sharapova in finale con la Henin

Lea Pericoli

Saranno Justine Henin e Maria Sharapova le due prime donne dell’ultimo atto degli US Open. La prima a qualificarsi è stata la Henin. Afflitta da un fastidioso problema alla schiena, che le impediva di giocare tutti i colpi alti (soprattutto il servizio) Justine è uscita dall’inferno, dove l’aveva cacciata Jelena Jancovic. La ragazza di Belgrado, cresciuta nel regno di Bollettieri, ha davvero sprecato grandi chance. Ha vinto il primo 6-4. Ha avuto una palla del 5-2 nel secondo. Poi una del 5-3. E, addirittura 4 opportunità del 5-4. Poi ha ceduto di schianto, arrendendosi per 6-0 nella partita decisiva. Incontenibile, dal canto suo è apparsa Maria Sharapova che ha dominato Amelie Mauresmo: 6-0 4-6 6-0. «Maria la bella» oggi proverà a conquistare la sua seconda prova in un Grande Slam. Ma la vera sorpresa di questi US Open è la presenza di due giocatori russi nelle semifinali maschili. Il 23enne Mikhail Youzhny e il 24enne Nikolai Davydenko. Il primo ha eliminato Nadal. Il secondo ha battuto Hass, al quinto set. Youhzny è nato a Mosca dove risiede. Davydenko (nato in Ucraina) è residente a Montecarlo. Nella prossima semifinale di Coppa Davis la Russia giocherà in casa contro gli Stati Uniti. Quindi la semifinale che si giocherà oggi tra Youzny e Roddick diventa una anteprima. Da bambino Youhzny aveva come modello Edberg. Davydenko ammirava Lendl. «I successi del tennis russo - spiega Davydenko - dipendono dalle opportunità che hanno i bambini di avvicinarsi allo sport. Ma chi vuole diventare forte deve espatriare». È ciò che fece la Kournikova trasferndosi da Bollettieri. Poi la Sharapova, la Dementieva, ecc. Mentre Safin, come la Kuznetsova, scelsero la Spagna.

Ieri a New York è svanito il sogno di una finale in doppio per Schiavone-Pesckhe eliminate per 6-4, 6-1 da Zvonareva-Dechy.

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