Show sanzionato Viale Mazzini farà ricorso al Tar

La Rai è pronta a fare ricorso al Tar contro le sanzioni decise dall’Agcom (10mila euro a Fabio Fazio, 51mila euro a Michele Santoro) per la puntata di Che tempo che fa del 10 maggio - quando Marco Travaglio diede del verme al presidente del Senato Renato Schifani - e Annozero del 1° maggio, con Beppe Grillo che accusava il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l’oncologo Umberto Veronesi. Secondo alcune indiscrezioni raccolte dall’agenzia di stampa AdnKronos a Viale Mazzini «si attende di leggere le carte che accompagneranno la notifica ufficiale», ma nei corridoi dei piani alti dell’azienda «si ritiene quasi certo il ricorso». La conferma ufficiosa è arrivata dal direttore di Raitre Paolo Ruffini: «La trasmissione di Fazio è un programma di cui andare orgogliosi. Un esempio di buona televisione. Un luogo dove si fa una tv intelligente - aggiunge Ruffini - come dimostra da anni la qualità dei suoi ospiti». Per il parlamentare Idv Giuseppe Giulietti, che accusa l’Authority di «doppiopesismo» la multa è «intollerabile». La Federazione nazionale della stampa parla di multe «criticabili e preoccupanti», il consigliere Rai Nino Rizzo Nervo intravede il rischio che l’Agcom diventi «un tribunale».

Ma il presidente, Corrado Calabrò, si difende: nessuna censura, bensì il «dovere» di «sanzionare comportamenti lesivi della dignità della persona e del contratto di servizio». Dopo la sanzione, il commissario Agcom Michele Lauria (contrario alla multa) si è dimesso da relatore di entrambi i provvedimenti.

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