Roma Sistemazione extra lusso in un resort per il sindaco terremotato dellAquila e per i suoi trenta familiari (sfollati pure loro)? A sorpresa il ministro per i rapporti col Parlamento, Elio Vito, smentisce il Giornale e dà ragione al primo cittadino aquilano del Pd Massimo Cialente. Proprio così.
Nel rispondere a uninterrogazione parlamentare di Amedeo Laboccetta (Pdl) che chiedeva lumi sulla nostra inchiesta del 18 giugno 2009 dal titolo «Sisma, bufera sul sindaco sfollato in villa», corredata da foto inequivocabili del resort con piscina, da documenti cartacei (che testimoniano la presenza massiccia dei parenti del sindaco, e che provano il valore di 400mila euro dellimmobile messo a disposizione del primo cittadino) nonché dalle testimonianze dirette delle persone interpellate nel residence di lusso (dipendenti e familiari del sindaco inclusi), il ministro ha concluso che in realtà il sindaco non dormiva comodamente in villa bensì nella sua sgarrupata roulotte allAquila. E che la famiglia del sindaco, con parentame vario, dormiva in un posto da non augurare a nessuno. Questo lesito delle indagini parlamentari per come le ha riassunte il ministro Vito: «A seguito dellistruttoria esperita dal Dipartimento della Protezione civile e dalle informazioni del Coordinamento generale centro intercomunale di Giulianova (Coi), è emerso che circa 60 nuclei familiari (pari a circa 217 persone), tra i quali la famiglia del sindaco Cialente, dopo essere state allocate nel lido d'Abruzzo, hanno trovato una sistemazione in 47 appartamenti del Borgo Castello di Tortoreto, lungo la strada statale n. 16 Adriatica. I costi dei suddetti alloggi sono stati identici a quelli previsti per gli altri hotel a 3 stelle (...). Si precisa inoltre che il Borgo Castello di Tortoreto, è una struttura con vista sulla strada statale, sul viadotto autostradale e parzialmente sul mare. Gli appartamenti, di varie misure, sono adatti a ospitare 4, 5, o 6 persone e, poiché non sono dotati di angolo cottura, gli ospiti consumano i pasti ai self service, del pianoterra, dove si trova una cucina/sala da pranzo di piccole dimensioni. La piscina di cui parla l'interrogante è in realtà una vasca centrale di ridotte dimensioni che si trova nel piazzale dingresso (...). Si rende noto, infine, che il sindaco Cialente, allepoca dei fatti, viveva all'Aquila, in un camper a causa dei numerosi impegni connessi allemergenza». Insomma, Cialente, o chi per lui, ha vissuto in un tugurio. Una baraccopoli indecente. Peggio che vivere in tenda come il resto dei concittadini sfollati. La piscina, poi: insulsa, più piccola di una vasca da bagno. E lalloggio? Minuscolo. Senza cucina. Invivibile per i rumori che provengono dal viadotto autostradale, tale e quale allappartamento di Fantozzi.
Le cose, però, non stanno esattamente così. Se il ministro vuole possiamo mostrare documenti, registrazioni e fotografie che attestano lesatto contrario. Nel frattempo, giusto per rendersi conto della sfortuna toccata alla famiglia del sindaco, consigliamo di cliccare il sito www.
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