«Si atteggiava a paladino»

«Sembrava dalla parte delle persone truffate. Durante le manifestazioni di protesta, rappresentava il vertice del Comitato delle vittime della truffa immobiliare per conto dell’associazione di cui è direttore operativo, la «Sos Usura». Chiedeva infatti alle banche di «liberare» questi prestanome, di cui la banda di truffatori a capo della Immobiliare due e i loro complici si erano serviti in qualità di teste di legno, dal debito che li legava agli istituti bancari fino all’estinzione del mutuo, impegno che non potevano adempiere. E che li avrebbe fatti finire, a suo dire, nelle mani degli usurai».
Sorride amaro il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Milano, colonnello Michele Carbone, quando parla del direttore operativo di «Sos Usura», il milanese Ivano Gallina, 44 anni, membro del sodalizio criminale di truffatori e, al tempo stesso, in strada, paladino delle sue stesse «vittime». Ieri abbiamo cercato di contattare l’avvocato che lo difende, Francesco Mandalari, senza riuscirci.
«Sos Usura» è una società no profit che, almeno con questo nome, non figura tra i residenti del centralissimo stabile di via Dogana 2, dove ha sede. Così, contattando uno dei due numeri di telefono trovati su dei comunicati in internet, abbiamo chiesto di poter parlare con il suo presidente, il rozzanese Alfonso Navarra ci hanno risposto che è «in viaggio all’estero». In base a quali criteri e da chi viene eletto il direttivo di «Sos Usura», quindi, per ora non è dato saperlo.


«Sos Usura» è tra le associazioni che inseriscono comunicazioni nel sito della rete civica milanese. Tuttavia, non ha niente a che fare con l’associazione di settore di Confesercenti, non è nell’elenco delle associazioni e fondazioni antiusura ufficiali italiane e nemmeno tra i centri antiusura nazionali.

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