Emiliano Leonardi
Ormai si sa: sui drappi ancora appesi ai balconi di Frosinone, la scritta con la data «11 giugno 2006» rappresenta un momento storico per i canarini. Ma quel batter docchio rischiava, fino a pochi giorni fa, di diventare un incubo per i fan gialloblu, perché il problema stadio stava facendo diventare lattesa del debutto ormai prossimo fra i cadetti un vero e proprio calvario. Perché se su un piatto della bilancia cera la serie B, sullaltro faceva da contrappeso il «dramma» di non sapere dove andare a giocare il campionato più importante della propria storia. E chi già aveva masticato amaro per linversione di campo in coppa Italia (il 19 agosto Frosinone-Napoli si giocherà al San Paolo), contava ormai con rassegnazione i giorni che separavano dallo start del 9 settembre. Invece il «Matusa» sarà consegnato alla dirigenza del Frosinone entro l8 settembre. E dunque già la prima partita di campionato (ammesso che il calendario regali il debutto in casa) si disputerà proprio nel capoluogo ciociaro.
Torna dunque lottimismo fra i tifosi, che un po avevano mugugnato dopo le sentenze di calciopoli. Perché la retrocessione della Juventus ha inevitabilmente alzato il tasso tecnico della categoria, con immaginabili retroscena: bianconeri di classe superiore nonostante la fuga dei tanti campioni e altre candidate a un buon torneo che si sono di conseguenza notevolmente rafforzate. Per fortuna che in casa-Frosinone le chiacchiere non infastidiscono la truppa di Ivo Iaconi, che continua la preparazione come se niente fosse, misurandosi con avversari locali (domani sera è in programma la sfida contro Trevi nel Lazio) per testare Margiotta e compagni. E, a proposito dellitalovenezuelano, è stato proprio lui il protagonista dellultima amichevole disputata al Capo i Prati di Fiuggi al cospetto di mille spettatori e pareggiata 2-2 contro la Cavese. Margiotta ha segnato i 2 gol dei laziali, cui mancavano Ischia (stiramento), Castello (contusione al ginocchio sinistro), Frattali (alle prese con il recupero post-operatorio), oltre a Ogliari, Ranieri, Cacciatore e DAntoni, fermi a scopo precauzionale e Zaccagnini, assente a causa di un lutto familiare.
Il dolore di Zaccagnini è stato lunica nota negativa di questi giorni, durante i quali lavvicinamento al campionato è sempre stato vissuto con la massima tranquillità. Ad esempio, i dipendenti di Maurizio Stirpe hanno cominciato ad accorgersi dellimportanza di disputare un campionato professionistico. Perché, come i grandi club, dora in poi saranno accompagnati nei trasferimenti da un pullman personalizzato e avranno pure le maglie personalizzate, particolare gratificante e visibile segno di distinzione rispetto al passato. Insomma, da settembre non si vedrà più la classica numerazione dall1 all11, ma ogni elemento della rosa avrà un numero di maglia che lo accompagnerà per tutto il torneo.
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