Si azzuffa con gli agenti muore nella colluttazione

L’uomo stava gettando petardi dalla finestra. I medici: infarto

da Trieste

I medici del 118 pensano sia morto d’infarto, ma è si aspetta il responso ufficiale. Riccardo Rasman è un uomo di 34 anni, alto, robusto, difficile da trattenere. Vive a Trieste, in via Grego 38, nel popolare rione di borgo San Sergio. Venerdì sera, come in un raptus, si è messo a gettare petardi dalla finestra di casa sua, al quarto piano. Una ragazza che passava nel cortile ha sentito un rimbombo nella testa, ha visto una luce che la sfiorava ed è caduta a terra. Al pronto soccorso diranno che il suo timpano era lesionato. I botti di Rasman hanno allarmato anche i vicini, che hanno chiamato la polizia. Quando gli uomini della volante sono arrivati l’uomo stava gettando altri petardi. Gli agenti hanno tentato di convincere l’uomo, che è seguito da un Centro di igiene mentale, a smetterla, ma invano. Allora i poliziotti sono saliti al quarto piano, ma Rasman non voleva aprire la porta. Gli agenti hanno chiesto così l’intervento dei vigili del fuoco, che hanno sfondato la porta. Rasman era al buio e nell’oscurità c’è stata una colluttazione vivace, anche perché l’uomo era di grossa corporatura e si divincolava.

Quando gli agenti sono riusciti a trovare la cordicella collegata a un lampadario e ad accendere finalmente la luce, racconta il vicecapo della squadra mobile, Leonardo Bosio, si sono accorti che Rasman aveva seri problemi respiratori. Hanno quindi chiamato il 118, ma l’uomo era già morto.

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