Si baciano per strada, ragazze picchiate da magrebini

PadovaPrima le hanno osservate da lontano con ribrezzo, si sono scambiati sguardi tra loro di disapprovazione, poi, complici un paio di bicchieri di troppo, hanno deciso insieme di intervenire. Quello che stavano vedendo proprio non riuscivano a tollerarlo. Le due ragazze occidentali si stavano abbracciando, baciando. Senza pudore, senza rispetto. Un atteggiamento che nel loro Paese d’origine non sarebbe certo lasciato impunito. E così hanno pensato di agire loro, in mancanza di una legge islamica.
Il gruppetto di magrebini ha scelto di intervenire con le maniere forti. Si sono avvicinati minacciosi alla coppia che all’inizio non ci ha fatto caso. Poi sono state raffiche di insulti e urla, seguiti da spintoni e botte.
Le due vittime, una giovane di diciannove anni e una di 37 di origine brasiliana, hanno cercato di fuggire ma senza riuscire. La ragazza più giovane è stata spinta e fatta cadere dalla bicicletta. L’altra in lacrime ha iniziato a urlare cercando aiuto. La diciannovenne scaraventata a terra è stata ricoperta di insulti. Un amore insano agli occhi di chi viene da un Paese di stretta osservanza musulmana, dove l’omosessualità maschile è diffusa anche se è un tabù di cui non parlare mai e quella femminile quasi un crimine. Che può costare anche il linciaggio: «Al nostro Paese queste cose vengono punite con la lapidazione», ha urlato uno dei tre nordafricani in faccia alla ragazza lesbica dopo averla spinta a terra. Poi il giovane magrebino, evidentemente alticcio a giudicare dall’alito, ha riferito la giovane aggredita, se ne è andato via, sputando a terra in segno di disprezzo.
Il brutto episodio di intolleranza è successo domenica notte in quartiere Portello a Padova, in un bar noto per essere «gay friendly», una delle due ragazze di origini brasiliane stava ballando in compagnia della fidanzata.
Tra un ballo e l’altro, un po’ per sfida nei confronti della compagna dello stesso sesso ed un po’ perché forse aveva bevuto uno spritz di troppo, la giovane si è intrattenuta in ammiccamenti sempre più espliciti con un’altra giovane del gruppo. La cosa non è andata giù alla fidanzata ufficiale che è andata su tutte le furie trascinando fuori dal locale l’innamorata per chiarire il suo comportamento.
Ma più della baruffa tra compagne a scaldare gli animi è stato l’intervento non richiesto del gruppo di magrebini che aveva assistito alla scena. Spintoni ed insulti hanno convinto una terza donna che ha assistito alla scena a chiamare la polizia. La volante, arrivata sul posto, ha raccolto la denuncia della giovane offesa e gettata a terra. La ragazza ha raccontato quanto successo tra le lacrime di rabbia per una serata che doveva essere di divertimento ed è finita a verbale di polizia per colpa del gruppo di nordafricani.
Magari gli stessi che, a torto o a ragione, sono pronti a muovere accuse di razzismo alle forze dell’ordine e agli italiani in generale. Le due ragazze sono state portate al pronto soccorso con un’autoambulanza ma poi la diciannovenne ha deciso di non sottoporsi alla visita medica e di non sporgere denuncia. Nonostante le ricerche della polizia, i due magrebini non sono stati ancora rintracciati.
Ma non è il primo caso di violenza a Padova scoppiato tra immigrati e italiani. Il giorno prima un altro episodio di violenza nel centro di Padova poco dopo mezzanotte in un bar alle porte della città.

Due trentenni di origini siciliane sono intervenuti per difendere alcune ragazze dalle attenzioni pesanti di tre individui con accento dell’Est. Dopo poco è scoppiata una rissa e ad avere la peggio sono stati gli italiani finiti al pronto soccorso. Gli stranieri sono poi fuggiti a bordo di una Mini Cooper.

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