Un piccolo sommergibile telecomandato munito di videocamera, messo a disposizione dal ministero della Difesa del Regno Unito, sta cercando nel lago di Bolsena i resti di un bombardiere B24 Liberator, matricola Kh 158, che si sarebbe inabissato durante la seconda guerra mondiale con sette uomini dequipaggio. Ieri le ricerche, che si sono protratte per tutto il giorno, non hanno dato alcun esito. Riprenderanno questa mattina. I fondali che si stanno scandagliando sono quelli di fronte a Capodimonte, in provincia di Viterbo.
La missione è stata organizzata dallambasciata britannica a Roma, in collegamento con le ambasciate di Australia e Sudafrica e con la collaborazione delle autorità italiane, per soddisfare la richiesta di una cittadina britannico-australiana, Anne Storm, che spera di riuscire a trovare in fondo al lago i rottami del velivolo in cui era morto il padre pilota in guerra. Il velivolo disperso faceva parte di una pattuglia di sette bombardieri, decollati da una base in Puglia e diretti a nord per paracadutare armi e altro materiale ad alcune formazioni partigiane italiane.
È stata la donna a chiedere aiuto allambasciata dopo aver saputo che una società italiana specializzata, la Romagna Air Finders, aveva rinvenuto a 100 metri di profondità un oggetto che aveva la sagoma di un aereo e che poteva dunque essere il bombardiere scomparso tanti anni fa. Unipotesi, quella della Romagna Air Finders, che è stata poi confermata da una ricerca compiuta dallambasciata britannica su un altro aereo che prese parte alla stessa missione, dalla quale è emerso che la notte in cui il Kh 158 andò disperso stava effettivamente sorvolando il lago di Bolsena. Insomma, cerano fondati motivi per indagare e la missione è stata organizzata.
«Stiamo facendo il possibile - ha detto il capitano di fregata Sean Steeds, addetto navale ed aereo dellambasciata britannica a Roma - per aiutare la signora Storm a recuperare i resti di suo padre. Se loggetto rinvenuto nel lago verrà identificato come un B24, provvederemo ad informare le autorità competenti di Italia, Australia e Sud Africa. Abbiamo anche concordato di porre una targa sotto lacqua in onore degli avieri deceduti. Inoltre auspico che, qualora venga confermata, questa scoperta possa in qualche misura dare conforto alla signora Storm, la quale ha dedicato molto tempo e molto impegno alla ricerca dellultimo luogo di riposo di suo padre e dei suoi compagni di equipaggio».
Secondo la politica del ministero della Difesa, qualora loggetto che si sta cercando risulti essere davvero un velivolo della seconda guerra mondiale con dei corpi allinterno della carlinga, lambasciata britannica chiederà che quel tratto di lago di Bolsena venga dichiarato «tomba di guerra».
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