Si chiama King ma non è Stephen E scrive di diavoli

Il vero e proprio battesimo horror di Joseph Hillstrom King è avvenuto all’età di soli dieci anni, quando suo padre Stephen King convinse il regista George Romero ad inserire suo figlio nel cast del film Creepshow. Il piccolo Joe appare nelle prime scene della pellicola con in mano alcuni fumetti della E.C. Comics, albi che gli vengono puntualmente strappati di mano da un terribile padre. Da quella tenera età Joseph Hillstrom King ha iniziato a scrivere racconti dell’orrore suggestionato dalle sue prime letture e quando ha deciso di debuttare ufficialmente nel 2005 nel mondo dell’editoria ha scelto, per evitare di scontrarsi con l’ingombrante figura paterna, di assumere lo pseudonimo di Joe Hill con il quale firmare i suoi personali incubi. Fin dalla pubblicazione dell’antologia di racconti Ghosts (Sperling&Kupfer) il giovane ha dimostrato di saperci fare con le narrazioni inquiete e nel successivo romanzo La scatola a forma di cuore (Sperling&Kupfer) è riuscito a far convivere rockstar maledette e fantasmi. Con il fumetto Locke & Key: Benvenuti a Lovecraft (Magic Press) è invece il classico tema della casa infestata ad attanagliare i lettori in un albo sceneggiato da Hill e disegnato da Gabriel Rodriguez che è diventato successivamente anche un serial televisivo. E dopo aver conquistato premi come il Bram Stoker Award, il World Fantasy Award e l’International Horror Guilt Award, con il recente La vendetta del diavolo ( sempre Sperling& Kupfer) Joe Hill dimostra di avere raggiunto la piena maturità letteraria.
Protagonista del romanzo è Ignatius Perrish che dopo essersi preso una colossale sbronza si sveglia con uno strano paio di corna in testa. La vita di Ig (come Hill si diverte a chiamare il suo protagonista) è stata devastata dalla morte della fidanzata Merrin Williams ritrovata uccisa e violentata. Tutti hanno attribuito la colpa del fattaccio a Ignatius Perrish, sia coloro che pensano che sia stato lui materialmente ad uccidere la ragazza, sia coloro che lo accusano di averla abbandonata al suo destino. L’assoluzione in tribunale dopo l’inchiesta non è bastata a redimerlo, anzi la sua disperazione è aumentata portandolo verso eccessi autodistruttivi. Ma dal giorno in cui le due strane protuberanze sono apparse sulla sua testa trasformandolo in un diavolo il mondo comincia a guardarlo con occhi diversi. Nessuno sembra notare le due incredibili corna, in compenso Ig avvicinandosi alle persone è capace di percepire i loro pensieri e in particolare riesce a scatenare le loro emozioni più torbide e malsane. Nessuno ha vergogna di renderlo partecipe delle sue perversioni e Ig si accorge che basta un suo semplice suggerimento per spingere le persone a compiere il male che covano nell’animo. Quanto dovrà resistere a questo terribile potere e quanto invece servirsene per attuare la sua vendetta? Facendo ricorso alle sue nuove capacità Ig affronterà una volta per tutte i suoi e gli altrui demoni.

La vendetta del diavolo è un libro dal fascino mefistofelico che Joe Hill ha scritto riuscendo ad essere commovente e sgradevole allo stesso tempo e confermando che la Famiglia King ha nel sangue un talento unico per l’horror. E a conferma che le intuizioni di Hill funzionano l’adattamento cinematografico è stato affidato dalla Mandalay Pictures a un maestro dell’horror come il francese Alexander Aja.