Si fa sparare dai vigili per non perdere l’auto-roulotte

È stato condannato a quattro mesi di reclusione, ieri mattina con rito direttissimo, l’avvocato in pensione che il giorno di Pasqua aveva forzato un posto di blocco della polizia municipale ed era stato fermato da un agente che ha sparato un colpo di pistola contro la ruota dell’auto. L’uomo, genovese di 68 anni, è stato condannato per resistenza e lesioni.
Secondo quanto ricostruito dagli agenti municipali, l’avvocato era stato notato in via Diaz al volante della sua auto. Il vigile gli aveva intimato di fermarsi, ma lui aveva accelerato e forzato il posto di blocco. I vigili a quel punto avevano iniziato a inseguirlo per le vie del centro fino a fermarlo a Sampierdarena, in corso Martinetti. Un lungo e pericoloso inseguimento che aveva fatto vivere altri momenti di terrore. Prima di essere fermato con il colpo di pistola alla ruota posteriore sinistra, l’avvocato in pensione aveva infatti anche cercato di investire un agente che, avvertito via radio, aveva tentato di sbarrargli la via di fuga, ma scaraventato a terra ha riportato una prognosi di quattro giorni.
Quando finalmente sono riusciti a bloccarlo, il «fuggiasco» ha spiegato il motivo per cui non si era fermato al posto di blocco: «Avevo paura di perdere l’auto».

L’uomo, infatti, viaggiava senza assicurazione, senza libretto di circolazione e con la patente revocata. Ma soprattutto per lui l’auto era davvero tutto: abbandonato dalla famiglia, viveva nella vecchia utilitaria e il giorno di Pasqua era particolarmente disperato all’idea di dover trascorrere la festa da solo.

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