Si filmano mentre distruggono una scuola

Si filmano mentre distruggono una scuola

Hanno fatto quasi 300mila euro di danni distruggendo tutto quello che si sono trovati a tiro, a cominciare da computer, telefoni e armadietti. I banchi e le sedie, invece, li hanno usati a mo’ di ariete per sfondare in rapida sequenza le vetrate e le porte, non prima di avere allagato il piano terra e il primo piano dell’edificio. È successo nella scuola elementare di largo Appio Chieregatti, nel quartiere Tor Tre Teste, dove quattro ragazzini di età compresa tra i 10 e i 14 anni sono arrivati a spaccare finanche le mattonelle, mentre sui muri e sulle lavagne hanno lasciato come segno del loro passaggio un ampio corredo di bestemmie e di scritte varie. Insomma il loro è stato un servizio completo, puntualmente immortalato ad alta risoluzione con i telefoni cellulari, pronto per essere caricato su YouTube o magari mostrato agli amici per ammazzare il tempo facendosi due risate. Ma è stato invece un gesto degno di vandali di lungo corso, che ha trasformato la noia di un pomeriggio d’estate in città in un attacco di pura follia. E non si tratterebbe nemmeno di un caso isolato, sebbene rimanga ancora da chiarire che gli autori siano gli stessi: perché quell’edificio era già stato preso di mira dai teppisti quattro volte solo nel mese di luglio. I responsabili in quelle occasioni erano riusciti a farla franca, ma stavolta sono stati presi con le mani nel sacco. A rovinare loro la festa ci hanno pensato i carabinieri della stazione Tor Tre Teste, che li hanno denunciati per danneggiamento aggravato in concorso.
«Sono dei bambini che fanno parte di famiglie normalissime - ha spiegato Mauro Conte, comandante della compagnia Roma Casilina - è difficile spiegare per quale motivo si siano comportati così. I genitori sono rimasti senza parole. Non credevano che i loro figli potessero compiere gesti così gravi e gratuiti». Certo è che i filmati registrati tramite i telefonini sono stati acquisiti e costituiranno un elemento di prova. Inoltre è da rilevare che solo la giovane età dei protagonisti ha evitato loro l’arresto in flagranza di reato, visto che i margini per procedere c’erano tutti.
Ad avvertire le forze dell’ordine di quanto stava accadendo all’interno dell’edificio sarebbe stato un ex custode della scuola, insospettito dai rumori provenienti dall’interno.

I quattro ragazzi, a ben vedere, non sono stati esattamente dei campioni di furbizia: la stazione dei carabinieri, infatti, si trova a pochi metri di distanza dal complesso scolastico di largo Appio Chieregatti. Per intervenire e bloccarli ai militari è bastato attraversare la strada.

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