Si moltiplicano i tagliandi in redazione Ma anche le scritte sui muri della città

Si moltiplicano i tagliandi in redazione Ma anche le scritte sui muri della città

Ci sono tanti modi, evidentemente, per far arrivare nella nostra redazione il tagliando «Cara Sindaco», rigorosamente in originale, in modo da sollecitare la civica amministrazione a ripulire i muri della città da tante, troppo e, finora, indelebili scritte vergognose. Una lettrice affezionata - cui chiediamo di segnalarci al più presto il nome e il cognome esatti, che dalla grafia della firma non sono agevolmente interpretabili - ha fatto ricorso a una cartolina postale, regolarmente affrancata.
Il tagliando è stato incollato sul dorso della cartolina, con l’aggiunta di una ulteriore raccomandazione al sindaco Marta Vincenzi: «Faccia rifare i marciapiedi di via Assarotti che sono un pericolo pubblico, e cancelli tutte le scritte sui muri di Genova e faccia un’ordinanza obbligando i privati, se del caso». Il riferimento è alla differente normativa che distingue gli interventi nei confronti degli edifici pubblici e, in particolare, di proprietà comunale, e gli interventi nei confronti degli edifici privati, anche se Palazzo Tursi - in analogia a quanto realizzato da altre amministrazioni cittadine, come il Comune di Milano - sta mettendo a punto un sistema per procedere su entrambi i fronti, nel pieno rispetto della legge e delle autonomie proprietarie.
Accompagna, invece, il tagliando con una lettera Edoardo Musicò, cultore di Storia e memoria locale, e collaboratore del nostro Giornale: «Caro Massimiliano Lussana - scrive Musicò -, partecipo volentieri all’iniziativa per la rimozione di tutte le scritte ingiuriose dai muri. Concordo con la necessità di vigilare affinché dalle promesse si passi ai fatti». In questo casi il riferimento di Musicò va a quanto hanno annunciato - ed è stato puntualmente riportato su queste pagine - dai vertici dell’amministrazione comunale di Genova, che hanno assunto impegno formale di procedere in maniera sistematica all’opera di pulizia delle scritte vandaliche e offensive.
Altri lettori hanno scritto ieri inviando i tagliandi. Citiamo: Giorgio Bordo («Alpino della Julia»), Antonio Carisio, Bruna Cervo, Giulia Borreani, Enrico Borreani, Teresa Bovio, Eliana Dameri, Ileana Anfossi Banchero, Federica Terrile, Enzo Falletti, Guido Falletti, Maria Franca Marconi, Maria Antonietta Grandi, Ermanno Maspillero, Roberto Cerruti, Teresa Di Tommaso, Sergio Mattei, Federico Ciampitti, Carlo Strada, Ivo Rabolini, Aldo Locatelli, Luciana Colombo, Valerio Gorla, Roberto Molani, Antonio Miranda.
Intanto, lo scempio continua: lo segnala un attento lettore, sottoscrittore del tagliando, che scrive «per esprimere la più grande desolazione a vedere come nelle vie adiacenti la zona del Carmine, Nunziata e Pré si trovino numerose scritte sui muri inneggianti a forme di disprezzo e violenza verso le istituzioni».
Cogliamo ancora una volta l’occasione, nel ringraziare i nostri lettori per il successo che stanno decretando anche a questa iniziativa, per ricordare di apporre la firma leggibile sul tagliando, ovvero aggiungere nome e cognome in carattere stampatello. Questo per consentirci, come abbiamo molto piacere di fare, la citazione puntuale di ciascuno di coloro che si rivolgono alla civica amministrazione tramite questa nostra iniziativa.
Resta da dire dei «numeri» relativi ai tagliandi «Cara Sindaco» finora pervenuti: il totale ha toccato quota 297.
L’iniziativa, intanto, prosegue, pur nella fiducia che l’amministrazione comunale sia davvero decisa a dare seguito al più presto alle promesse assunte e dia incarico a chi di dovere di effettuare la pulizia.

È noto che non si tratta di «impresa» facile: i writers usano vernici particolarmente efficaci, che aderiscono ai muri, naturalmente porosi, come inchiostro sulla carta assorbente. «Ma quelle scritte - insistono i nostri lettori -, in un modo o nell’altro devono sparire!»

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