Si potrà usare la cannabis nelle terapie contro il dolore

La Turco: «I principi attivi della marijuana possono alleviare la sofferenza». Dubbi nell’opposizione

da Roma

Si chiama terapia antidolore e gli spinelli non c'entrano niente, ma gli esponenti dell'opposizione già hanno espresso le loro critiche. Il disegno di legge, che ha ricevuto oggi il via libera del Consiglio dei ministri, e che apre le porte all'uso terapeutico della cannabis, avrebbe come obiettivo, secondo alcuni parlamentari, di presentare come positiva una sostanza, quale la cannabis, che è una droga, e aprire le porte alla legalizzazione delle droghe.
Ma il ministro della Salute, Livia Turco, che ha messo la sua firma sul ddl, ribadisce con forza: «Questo è un Paese strano. Stiamo parlando di terapia antidolore, che nulla ha a che vedere con gli spinelli, mentre basta che si parli di cannabis e succede il finimondo. L’obiettivo del provvedimento è di alleviare il dolore del malato ogni volta che ciò è possibile».

E l'introduzione dell'uso terapeutico della cannabis mira proprio a questo: in pratica, si dà il via libera alla possibilità di utilizzare due principi attivi di sintesi derivati appunto da tale sostanza (Delta-8-tetraidrocannabinolo e Delta-9-tetraidrocannabinolo), peraltro già in uso in vari paesi, la cui efficacia nelle terapie antidolore è dimostrata.

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