Se nè andato in silenzio, alla veneranda età di 88 anni, dopo avere segnato la storia del design automobilistico (e tout court) italiano, proiettandone lindelebile prospettiva nel mondo. Elio Zagato, figlio dellaltrettanto mitico Ugo, fondatore nel 1919 dellatelier milanese, era un genio completo. Difficilmente i figli ereditano al meglio il Dna del padre. Per Elio Zagato è stato così. Virtuoso per eccellenza, fu anche ottimo pilota: seppe incarnare per stile, eleganza e competitività larchetipo del «gentleman driver». Stilare un elenco delle sue «creature», vere e proprie sculture a quattroruote, sarebbe perfino noioso, tante sono state le realizzazioni impagabili di questo sarto dellautomobile. Ma esimersi dal tentativo - per contro - non è possibile, non fossaltro perchè, quei nomi e quelle sigle, evocheranno in moltissimi lettori ricordi da leggenda. Del resto, a partire dagli anni 50 latelier Zagato creò le berlinette e le Gt più famose e ambite al mondo, anche perchè non si trattava solo di inacessibili «fuoriserie».
E allora proviamoci: a cominciare dallimpagabile Fiat 8V, per proseguire - ma andiamo davvero a memoria - con gioielli del calibro delle Alfa Romeo SZ, TZ e TZ2 (imbattibili e imbattute su tutti i circuiti del mondo, sviluppate assieme allamico Ercole Spada). Così come, per Ferrari, laltrettanto mitica 250GTZ; per Maserati la A6G, Per lAston Martin la DB4GTZ. Addio Elio, ci mancherai.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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