Per gioco aveva preso a martellate alcune cariche esplosive della pistola sparachiodi e lo scoppio gli ha tranciato tre dita. Senza perdersi danimo le infilate in tasca e se nè andato al pronto soccorso dove però si accorto di non averle perse per strada. Le dita sono state poi ritrovate e portate allospedale, ma ai medici non è riuscito il «miracolo» di riattacarle.
Emanuele M. 29 anni, carpentiere, in questi giorni è impegnato in un cantiere di via De Lemene, traversa di via Gallaratese. Laltra sera verso le 18.30 ha raccolto alcune cariche difettose della pistola sparachiodi, le ha infilate in un tubo di metallo poi preso a martellate per farlo esplodere. «Lo faccio spesso» ha spiegato più tardi.
Questa volta però gli è andata male, il tubo è scoppiato e una scheggia di metallo gli ha tranciato di netto tre dita. Emanuele ha fasciato la mano per bloccare lemorragia, ha recuperato le dita e le ha infilate in una tasca, senza accorgersi che però era bucata. Così quando è arrivato alla Multimedica di Cinisello Balsamo non le ha più trovate.
Si trancia tre dita e poi le perde per strada
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