Sofferenza prevista e, di conseguenza, soddisfazione ancora maggiore per la vittoria. Carlo Ancelotti tira un gran sospiro di sollievo ma bacchetta i suoi difensori: «Hanno commesso una grossa ingenuità, avevamo chiuso la partita che è stata riaperta a dieci minuti dalla fine. Occorre più attenzione, anche se avevo messo in preventivo di fare una bella fatica. Insomma, queste difficoltà sono normali, non cè da preoccuparsi. Anzi, Nesta e Maldini hanno giocato per 90 e questo è già un successo».
E dopo il bastone, la carota: «Non abbiamo giocato con continuità ma ci abbiamo creduto fino in fondo, abbiamo faticato ad attaccare nel primo tempo, allungandoci e lasciando troppi spazi alla Lazio, ma nella ripresa siamo stati più stretti e attenti. Quanto ai singoli, non mi preoccupa la condizione di Gilardino che, a inizio stagione, ha sempre qualche difficoltà in più e ci mette più tempo degli altri a entrare in condizione. Inzaghi lo conosciamo bene, ha sempre fame di gol. E poi, con questa coppia, abbiamo vinto 15 delle ultime 17 partite e quindi in attacco non ho nessun imbarazzo per le scelte. In difesa poi ho le più svariate soluzioni e quindi sono tranquillo per il futuro».
Certo che con questo Oliveira, i problemi di abbondanza possono creare qualche problema, ma Ancelotti non ci sta alla provocazione: «Calma, calma, anche perché è reduce da un brutto infortunio patito nello scorso dicembre e non è ancora pronto a partire dallinizio. Si muove molto, spazia sulle fasce, cerca lo scambio con i compagni e lintesa già mi sembra buona. Ma deve ancora migliorare e crescere e aiutare la squadra a vincere. Assomiglia a Shevchenko? Sì, ha la stessa mobilità di Sheva e come lui sa svariare, ma anche puntare la porta avversaria. Per il Milan era indispensabile investire in attacco e Oliveira non è uno sconosciuto, ma un bravo giocatore che ha il carisma del grande attaccante. Piuttosto, mi seccano gli 8 punti di penalizzazione, perché ho visto bene lInter, ma noi ci metteremo impegno e volontà per recuperare lhandicap nel nostro cammino in salita, sperando che dallarbitrato Coni possa arrivare uno sconto».
Stravolti dalla fatica i rossoneri, ma soddisfatti, a cominciare dal capitano, Paolo Maldini: «Meglio di così non poteva andare. Certo, ho sofferto, ma era previsto e bisogna anche saper soffrire, soprattutto alla mia età». Contento anche Christian Brocchi, che ha avuto lingrato compito di sostituire lo squalificato Gattuso: «Era un ruolo non mio, ma penso di aver dato il massimo».
Chi non ha bisogno di stimoli è invece Filippo Inzaghi: «Sono uscito perché ho preso una botta, ma quando si vince passa tutto e in Champions mercoledì ci sarò. Siamo una grande squadra, Oliveira è un ottimo investimento ed è anche giusto che io mi sacrifichi un po a centrocampo. Peccato per il gol annullatomi: era regolare».
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