Palermo - Appare netta la vittoria della Casa delle Libertà nelle elezioni amministrative in Sicilia. Il confronto più atteso era quello di Palermo, dove il sindaco uscente, Diego Cammarata, si è imposto su Leoluca Orlando dell'Unione. Partita già chiusa anche alla Provincia di Ragusa, dove la Cdl vince al primo turno con oltre il 65% dei voti. Polo in grandissimo vantaggio anche al Comune di Trapani, con il 65% contro il 22%. Si andrà invece al ballottaggio ad Agrigento, dove la Cdl si ferma al 45,2% contro il 35,9% dell'Unione.
A Palermo Cammarata, nella sesta proiezione realizzata da Consortium per la Rai, ottiene il 54,2% mentre Orlando si ferma al 44,3%. Antonio Piraino di Italia di Mezzo resta allo 0,9%, Giovanni Zampardi di Forza Nuova allo 0,2% e Massimo Costa di Altra Sicilia, allo 0,4%.
Alta l'affluenza alle urne Complessivamente si registra un'alta affluenza alta alle urne per le elezioni amministrative: secondo i dati diffusi dalle prefetture si è recato alle urne il 72,75% degli aventi diritto. Queste le percentuali riferite ai tre Comuni principali: Palermo 73,86%, Trapani 71,49%, Agrigento 76,24%.
Sindaco del buongoverno Diego Cammarata è dunque premiato dagli elettori palermitani che gli hanno tributato quasi un plebiscito. Netto il distacco che il sindaco uscente ha inflitto alla sinistra. Cammarata, 56 anni, ha due figli (Piero e Serena) ed è avvocato cassazionista. È stato docente di Diritto dell’informazione e della comunicazione e di teoria e tecnica della promozione dell’immagine all’Università di Palermo. È stato presidente dell’Istituto autonomo case popolari di Palermo e coordinatore provinciale di Forza Italia. Dal 2001 al 2006 è stato deputato alla Camera ed è stato componente della commissione trasporti e della delegazione italiana Nato. Il 25 novembre 2001 è stato eletto per la prima volta sindaco di Palermo.
Cammarata: "Godiamoci questo momento" "Sto molto bene, confortato da questi primi dati parziali anche se non definitivi. Per ora ci godiamo questo momento di entusiasmo". È il primo commento del sindaco di Palermo Diego Cammarata, intervistato dal Tg4 sulle proiezioni che sembrano riconfermarlo nella carica. Riferendosi al suo avversario, Leoluca Orlando, l’esponente di Forza Italia ha detto: "Forse si aspettava di prendere qualcosina in più...". Sul successo tributato dalla Sicilia alla Cdl, Cammarata ha aggiunto: "I siciliani sono stanchi di un governo che ha pensato a tutto, tranne che alla Sicilia e alla sua capitale; stanchi di tutto quello che la sinistra ha fatto nei confronti di Berlusconi e del centrodestra".
Provincia di Ragusa alla Cdl Con la quinta proiezione di Consortium per la Provincia di Ragusa non muta sostanzilamente il vantaggio dell’uscente Franco Antoci della Cdl con il 65,2%. In lieve recupero ma sempre molto staccato Giuseppe Barone (Ds, Dl, L’altra Provincia), al 25,3%. Seguono Giuseppe Di Natale (Idv-Verdi, Pdci-Socialismo e libertà, Prc), al 6,6%, Pasquale Ferrara (Sdi, I socialisti) all’1,7%, Mario Coco (Insieme per la Sicilia) allo 0,4% e Giuseppe Caldarera (Udeur) allo 0,8%.
Trapani, Cdl avanti Scrutinate 8 sezioni su 69 a Trapani, dove il sindaco uscente Mimmo Fazio del centrodestra appare in vantaggio: finora ha il 65,74% dei voti scrutinati mentre il candidato del centrosinistra Mario Buscaino è fermo al 23,11%.
Agrigento verso il ballottaggio Si profila il ballottaggio ad Agrigento, dove i dati che arrivano dai comitati elettorali danno l’uomo della Cdl Enzo Camilleri al 42% e il suo diretto rivale Marco Zambuto, ex segretario provinciale dell’Udc sostenuto dai Ds si attesta al 35%. Lillo Miccichè (Verdi e Idv) raggiunge il 10%. Gli altri due candidati sono Nello Hamel, sostenuto dalla Margherita e Rosalba Passarello, sostenuta da Rifondazione Comunista.
La Lega entra nel comune di Lampedusa Alla carica di sindaco è stato eletto Bernardino De Rubeis (Movimento per le Autonomie), sostenuto anche da An e dall'Udc. Il neo sindaco ha indicato come suo vice Angela Maraventano, storica pasionaria della Lega nell'isola di Lampedusa, protagonista di moltissime battaglie contro l'immigrazione clandestina.
Prodi minimizza I risultati delle elezioni amministrative in Sicilia, per il presidente del Consiglio, Romano Prodi, non rappresentano un test nazionale, ma sono un "test locale". Nella conferenza stampa al termine della visita ufficiale nella Repubblica ceca, Prodi dice: "Aspettiamo i risultati, questi sono gli exit poll, vediamo...", tuttavia aggiunge che, in ogni caso, "noi partiamo a Palermo da una situazione in cui Cammarata aveva una maggioranza assolutamente superiore. Quindi, qualsiasi sarà il risultato questo denota un rafforzamento del centrosinistra. Vedremo poi - conclude - se sarà sufficiente ad Orlando per andare al ballottaggio".
Schifani: "Un segnale forte per il premier" "Gli elettori palermitani hanno dimostrato una grande maturità, premiando le risposte concrete rispetto alla demagogia. È evidente che dalla Sicilia parte un segnale di malessere nei confronti del governo Prodi, che non potrà essere ignorato". Così il presidente dei senatori di Forza Italia, Renato Schifani, commenta le prime proiezioni sull’esito delle amministrative a Palermo. "Siamo stati tutti uniti attorno a Diego, perchè ha riscosso la fiducia di tutti noi e perchè ha avuto il coraggio di lasciare il seggio in Parlamento per occuparsi della sua città".
Ronchi: "La Cdl unita vince" "Il voto siciliano è la riprova che la Cdl unita vince". È quanto dichiara il portavoce di Alleanza nazionale Andrea Ronchi. "Dagli elettori siciliani arriva un doppio monito: ai vertici del centrodestra perchè privilegino le ragioni della coalizione e al centrosinistra un inequivocabile segnale di profonda insoddisfazione al governo Prodi".
Calderoli: "Fra due settimane tsunami per Prodi" "Il risultato delle elezioni amministrative in Sicilia conferma quello che ormai si sente tra la gente, ovvero il fatto che nessuno, neppure quelli che pure avevano votato per il centrosinistra, oggi ne vuole più sapere di Prodi, del suo Governo, della loro maggioranza e persino dei loro candidati amministratori locali".
Lo afferma il senatore Roberto Calderoli, coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord che accusa: "Hanno governato fino ad oggi contro il popolo e oggi il popolo li ha scaricati e ritengo che quanto sta accadendo nel voto in Sicilia rappresenti solo la punta dell’iceberg della titanica sconfitta che arriverà per il centrosinistra tra due settimane e ora, dopo questo temporale siciliano, sulle loro teste si abbatterà la grandine del Nord, che precederà lo tsunami che porterà via Prodi e questo Governo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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