Sicurezza, arriva il decreto. Romania: "No alla xenofobia"

Ieri a Napoli è stato sventato il rapimento di una neonata da parte di una zingara. In settimana il ministro degli Interni romeno sarà a Roma: "Rispettare i diritti dei cittadini Ue"

Sicurezza, arriva  
il decreto. Romania:  
"No alla xenofobia"

Roma - Il pacchetto sulla sicurezza sarà pronto mercoledì e andrà al primo Consiglio dei ministri la prossima settimana. L’ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni, conversando con i giornalisti al Viminale. Maroni ha detto che le indiscrezioni uscite in questi giorni sui giornali sul contenuto del pacchetto "sono tutti argomenti dei quali si sta discutendo" ed ha aggiunto che il testo prevederà norme di immediata attuazione e altre non immediate, ricordando che esistono già alcune possibilità previste dalla legge che non vengono attuate come, ad esempio, il braccialetto elettronico.

Vertice coi sindaci di Roma e Milano Di questo tema il neoministro discuterà nel pomeriggio in un colloquio al Campidoglio con il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Mentre domani, al Viminale, sarà la volta del primo cittadino di Milano, Letizia Moratti. "I primi cittadini sono una parte fondamentale del progetto sicurezza. Ci sono richieste di concedere più poteri ai sindaci e sono convinto che questa è la strada da seguire", ha detto ai cronisti.

Decreto legge in arrivo Domani dovrebbe essere anche il giorno di un vertice ministeriale, che vedrà riuniti con Maroni, il ministro degli Esteri, Franco Frattini, della Giustizia, Angelino Alfano, della Difesa, Ignazio La Russa, e delle Politiche comunitarie, Andrea Ronchi. La questione della sicurezza, che tocca materie di competenza comunitaria come la circolazione dei cittadini della Ue nello spazio europeo, potrebbe essere oggetto sia di un decreto legge che di un disegno di legge, riferisce la stampa.

Criminalità, giro di vite Il governo sta studiando alcune modifiche all’ordinamento per dare un giro di vite alla criminalità, istituendo tra l’altro il reato di immigrazione clandestina, ha confermato oggi il ministro per le Politiche giovanili Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Palazzo Chigi. "E’ una delle possibilità sul tavolo", ha detto la Meloni. "Questa maggioranza vuole affrontare e dare risposte concrete agli italiani su un tema fondamentale come quello della sicurezza".

Espulsioni Oltre al reato di immigrazione clandestina, allo studio ci sarebbero misure sia per ripristinare controlli alle frontiere comunitarie che per accelerare le pratiche di espulsione di cittadini Ue - in particolare romeni -, oltre che un piano per innalzare le pene minime previste dal codice penale per reati che vanno dal furto alla rapina. Maroni ha aggiunto, parlando ai giornalisti, che invece non vi saranno restrizioni al diritto di asilo.

Frattini: "Gli italiani chiedono solo sicurezza" "I cittadini italiani non hanno chiesto un atteggiamento razzista o xenofobo che il governo Berlusconi mai terrà, ma hanno chiesto fortemente con il voto un atteggiamento di fermezza". Così il ministro degli Esteri Franco Frattini sul tema della sicurezza durante la trasmissione di a Gr parlamento Rai, "60 Minuti". "Gli italiani hanno chiesto un cambiamento - continua Frattini - in primo luogo nel rendere effettive le misure che puniscono chi ha violato le regole e accolgono con solidarietà e con spirito positivo coloro che invece le regole le rispettano".

Romania, niente xenofobia In settimana, il ministro degli Interni romeno Cristian David si recherà a Roma per discutere con le autorità locali le iniziative che il governo italiano sta preparando in materia di immigrazione, ma anche per presentare le misure proposte dalle autorità di Bucarest. Il ministro della Difesa romeno, Teodor Melescanu, ha comunque fatto sapere che la reazione delle autorità italiane nei confronti della criminalità dei nomadi che provengono dalla Romania, è "debole". "Chi commette un reato, deve rispondere di quel reato", ha detto Melescanu, precisando che i criminali vanno puniti in base alla legislazione europea nel rispetto della Convenzione europea sui diritti dell’uomo, del Trattato di Lisbona e della Direttiva 38 dell’Ue sulla libera circolazione dei cittadini comunitari. Il ministro ha altresì definito "debole" l’impegno delle autorità italiane ad attingere ai fondi Ue destinati all’ integrazione sociale dei rom.

"Siamo convinti che esista un reale interesse affinché le relazioni tra Romania e Italia, che sono ottime, siano protette dalle conseguenze negative di

certe misure che potrebbero danneggiarle", ha precisato Melescanu. Il ministro ha ricordato le circa 25.000 imprese a capitale italiano di Romania e "il contributo dei romeni che lavorano in Italia al Pil della Penisola".

 

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